Accantonato il Polo ecologico di Vallo della Lucania, Aloia: “non ci sono più le condizioni per discutere”
| di Biagio CafaroL’ordine del giorno in merito al Polo ecologico non ha ragione di essere discusso perché il Piano regionale sui rifiuti ne impedisce la realizzazione”. Con queste parole il sindaco di Vallo della Lucania, Toni Aloia, ha posto la parola fine sul Polo ecologico che doveva essere realizzato in località Mazzavacche, durante il consiglio comunale di sabato 21 gennaio 2012. “Il Polo ecologico – ha continuato Aloia – non era una discarica, come si è voluto far credere, ma un tentativo della Comunità del parco per dare una risposta alla gestione dei rifiuti. Con questo Prgru la regione Campania marginalizza ancora una volta il nostro territorio e rivivremo quello che stiamo subendo con la l’Asl. Concludendo questa non è una vittoria ma una sconfitta per l’intero territorio cilentano”.
La discussione in merito al Polo ecologico non è stata impedita e molti sono stati gli spunti di riflessione emersi durante il consiglio comunale.
I consiglieri di minoranza hanno fatto emergere quella che, per loro, è stata la vera mancanza dell’amministrazione comunale, ovvero il silenzio attorno alle vicende del Polo ecologico “se la comunicazione viene fatta bene non ci si allarma”, ha dichiarato Emilio Romaniello, capogruppo della minoranza.
Romaniello ha avuto da ridire anche sull’autonomia gestionale chiesta dalla Comunità del parco e richiesta, tra gli altri, da Antonio Valiante in consiglio regionale: “L’autonomia gestionale non deve essere solo a parole, deve stare in piedi. I comuni del parco possono permettersi di gestire l’intero trattamento dei rifiuti con la condizione finanziaria attuale?”.
L’amministrazione comunale ha fatto mea culpa a proposito dell’informazione e in più occasioni. “Abbiamo commesso una sola leggerezza – ha dichiarato Marcello Ametrano, vicesindaco di Vallo della Lucania -. Forse è mancata l’informazione ma perché la nostra priorità era rivendicare l’autonomia gestionale”. Ametrano dopo aver paventato il pericolo di un possibile aumento della Tarsu, poiché trasportare i rifiuti fuori dal territorio costa molto, ha riservato un duro attacco a Luigi Cobellis, capogruppo Udc del consiglio regionale, Marilù de Luca, presidente di Cilento democratico e Peppe Tarallo ex presidente del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. “Tarallo ha chiamato pollo Aloia, ma allora anche lui è stato un pollo per tanti anni siccome da presidente del parco (e non ce ne siamo accorti) ha dato nel 2007 l’assenso per la costruzione di un impianto di compostaggio in un area del parco. Allora era sindaco di Vallo Luigi Cobellis, e vicesindaco Marilù de Luca. Se uno è ambientalista lo deve essere sempre”.
Ametrano ha avuto a che dire anche con chi ha raccolto le firme per la petizione popolare contro la costruzione del Polo ecologico: “Hanno costretto mia madre a firmare perché gli hanno detto che a Vallo vogliono fare la discarica. Se l’avessero chiesto a me avrei firmato anche io. Sembrava che l’amministrazione voleva costruire una centrale nucleare”.
Ametrano ha riservato un appello di riguardo al comitato “Cilento oltre il rifiuto”: “Non fatevi trasportare dai vecchi tronconi della politica”.
Il consiglio comunale si è concluso con l’intervento “chiarificatore” di Aloia, il quale ha voluto ripercorrere le varie fasi che hanno portato all’ideazione del Polo ecologico mettendo in luce un aspetto che ancora non era stato chiarito del tutto: “Il 20 dicembre sono stato chiamato dal commissario Vardè e dall’assessore all’ambiente della provincia di Salerno Fasolino. È stata accettata la proposta del Polo ecologico e Vardè si doveva occupare solo dello smaltimento del residuale. A tal proposito Vardè ha chiesto di fare le verifiche (carotaggi, ndr.) altrimenti ritornava immediatamente in atto l’opzione Laurito. In base a ciò ho reputato opportuno dare il consenso”.
Accolte le richieste della petizione. Pressato dalle domande dell’opposizione in merito alle richieste della petizione popolare Aloia ha anche dichiarato che l’amministrazione di Vallo non ha emesso alcun atto in merito al Polo ecologico, che è stata già sollecitata la Comunità del parco per revocare la delibera del 14 dicembre in merito alla progettazione del Polo ecologico e che sarà chiesto alla provincia di Salerno di ritirare gli atti posti in essere in merito al Polo a Vallo.
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