‘Al tempio che (H)era’: a Paestum mostra di Virginia Franceschi al Museo Narrante foce Sele

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‘Al tempio che (H)era’: a Paestum mostra di Virginia Franceschi al Museo Narrante foce Sele

Bilancio più che positivo per la prima settimana della mostra ‘Al tempio che (H)era’ di Virginia Franceschi, allestita negli spazi del Museo Narrante di Hera al Sele. La mostra è stata inaugurata lo scorso 14 novembre, nel corso di un programma speciale di eventi organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta in occasione della riapertura al pubblico del Museo Narrante a tre anni dalla sua chiusura forzata in seguito ad una terribile esondazione del Sele.

Virginia Franceschi, che di questo luogo sacro ha percepito le suggestioni e le atmosfere create dalla forte presenza della dea protettrice del matrimonio e del parto e simbolo di bellezza e di fertilità, cui i Poseidoniati vollero erigere il celebre santuario, ha elaborato un nucleo di opere in cui, attraverso la millimetrica precisione della tecnica del cucito, si intrecciano, si accostano e si sovrappongono ruvido lino, cotone, morbida seta, ispida lana, che quasi fermano il tempo e compongono mirabili opere di stoffa e mosaici tessili. Uno straordinario successo di pubblico si è registrato, dunque, in questi primi giorni di apertura della mostra, che ben esprime la propensione alla sintesi tra i tempi, così come l’opera dell’artista, che rievoca un’antica attitudine femminile, la tessitura, rivisitata in chiave contemporanea.

La riapertura del Museo Narrante di Hera alla foce del Sele sarà occasione per coinvolgere un pubblico più vasto e composito, accanto a quello di studiosi e addetti ai lavori che conoscono e frequentano da tempo questi luoghi ricchi di testimonianze storiche. Il connubio virtuoso tra la conservazione dell’antico, la tutela e la sua valorizzazione permette a Poseidonia-Paestum e a tutto il suo territorio, orgoglioso della sua identità millenaria, di proporsi come nuovo epicentro di diffusione della creatività e delle nuove correnti artistiche contemporanee. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 19 gennaio 2014 e può essere visitata tutti i giorni (chiusura domenica) dalle 9 alle 15.
 

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