Scandalo Forestale, è l’ora della difesa: giudizio abbreviato per Petillo. Sulla Santoro Zecca dichiara: «Non abbiamo ancora deciso la linea difensiva mi riservo di farlo a breve»

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Scandalo Forestale, è l’ora della difesa: giudizio abbreviato per Petillo. Sulla Santoro Zecca dichiara: «Non abbiamo ancora deciso la linea difensiva mi riservo di farlo a breve»

Tempo scaduto è ora di decidere. Sono scaduti, infatti, i 15 giorni di tempo messi a disposizione del collegio difensivo di Marta Santoro e Antonio Petillo per decidere la strategia di densiva da adottare in seguito al decreto di giudizio immediato disposto da gip del tribunale di Salerno Renata Sessa in accogliemento della richiesta del pm e titolare dell’inchiesta Maurizio Cardea.

Nella mattinata di lunedì, infatti, i legali Natale e Guazzo hanno protocollato presso la cancelleria del gip la richiesta di giudizio abbraviato per Antonio Petillo (attualmente ai domiciliari). Una richiesta strattamente connessa all’ascolto di due testimoni correlati a episodi che vedono coinvolto l’uomo in concorso con la moglie e collega Marta Santoro. A questo punto sarà il giudice a decidere. Se riterrà l’audizione necessaria ai fini della decisione e del procedimento verrà, infatti, disposto il rito abbraviato grazie al quale potrà essere evitato il dibattimento e ogni provvedimento sarà preso in sede di udienza preliminare. Se, invece, vi sarà condanna sarà possibile la riduzione di un terzo della pena.

Ma quale linea difensiva per la Santoro? Antonio Zecca ‘principe’ del foro di Salerno e capo del collegio difensivo dell’ex sottufficiale così commenta: «Ci siamo consultati molto durante il weekend, ma non abbiamo ancora deciso quale sia la migliore linea difensiva da perseguire in questa fase, mi riservo pertanto di farlo a breve, assumendomi ogni responsabilità riguardo la scadenza dei termini previsti». Il legale non si sottrae neppure dal commentare la richiesta del pm di ascoltare in una eventuale sede dibattimentale 52 testimoni a partire dalla prima udienza fissata per il prossimo 8 febbraio. Nella lista dei testimoni stilata dal pm figurano ufficiali e sottufficiali, uomini e donne in divisa, amministratori ed ex amministratori, imprenditori e commercianti, persone già ascoltate o coinvolte a vario titolo nelle indagini ma anche alcuni ‘volti’ nuovi. «I testimoni non si commentano, si controesaminano – dichiara Zecca –  Sono convinto che qualcuno abbia reso delle dichiarazioni diciamo ‘frizzanti’ assumendo un atteggiamento giacobino, senza dimenticare che anch’io potrei decidere di citare testi a favore della mia assistita. Ho già in mente diversi nomi tra magistrati, cancellieri, forze di polizia, avvocati, docenti universitari e giornalisti, tutte persone che hanno lavorato e conosciuto bene Marta… ma oggi è prematuro parlare di questo perché – conclude – sto riflettendo».

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