Trivelle Basilicata e Vallo di Diano, Pellegrino: «Puntiamo a sviluppo sostenibile del territorio»

| di
Trivelle Basilicata e Vallo di Diano, Pellegrino: «Puntiamo a sviluppo sostenibile del territorio»

«Ancora una volta ci ritroviamo a parlare di rischio trivellazioni nel nostro territorio, già troppo spesso martoriato. Questa volta, in modo subdolo e meschino nel mirino c’è il Comune di Marsico Nuovo, in provincia di Potenza ma a pochissimi chilometri dal Vallo di Diano. Anche in questo caso faremo prevalere l’interesse e la tutela della nostra gente, dicendo no al pozzo Pergola 1 di Marsico Nuovo e preparandoci a mettere in campo tutte le iniziative possibili per far sì che questo non accada». E’ Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano, ad annunciarlo sulla sua pagina Facebook. Il primo cittadino, come del resto anche gli altri sindaci della zona, è preoccupato per la decisione di Eni di scavare un pozzo a Marsico per estrarre petrolio dal sottosuolo lucano. La località scelta è a pochi chilometri dal Vallo di Diano e si teme che attraverso perforazioni orizzontali si possano raggiungere anche i vicini paesi valdianesi.

Rischio disastro ambientale Ma non solo, «la zona interessata – continua Pellegrino – é ricca di sorgenti e pertanto esiste il rischio concreto di inquinamento delle falde acquifere che interessano anche i territori vicini. In considerazione del disastro ambientale-sanitario e a fronte di nessun beneficio reale per i cittadini della Basilicata, ci aspettiamo anche una presa di posizione decisa da parte di chi vive e amministra in Lucania. La bellezza dei nostri paesaggi e la salute dei nostri figli non hanno prezzo ed abbiamo il dovere costituzionale di difenderla con determinazione e convinzione».

Cosa fare «La risposta a coloro che ci vogliono trivellare – propone il sindaco – é rappresentata dalle numerose risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e umane del nostro territorio. Il Vallo di Diano ha un patrimonio straordinario e dobbiamo avere la capacità di organizzarci comprensorialmente in modo da valorizzare le nostre ricchezze. Dobbiamo continuare a individuare i prodotti peculiari del nostro territorio, salvaguardando la biodiversità attraverso i marchi Deco e rendendoci competiti dal punto di vista turistico, ambientale ed agroalimentare». Per il sindaco Pellegrino, in sintesi, «istituzioni ed attori locali dovranno lavorare insieme per promuovere le nostre eccellenze in vetrine prestigiose di rilevanza nazionale ed internazionale, come i grandi eventi fieristici di Milano, Bit ed Expo 2015, che rappresentano una straordinaria ed imperdibile opportunità per far conoscere il nostro territorio. Il Vallo di Diano – conclude – deve puntare su questo, su un vero sviluppo sostenibile del nostro territorio».

Il parere del geologo «L’Eni definisce trascurabili gli eventuali impatti delle attività conseguenti alla perforazione di Pergola 1. Non prende nemmeno in considerazione – spiega Franco Ortolani, docente di Geologia alla Federico II – uno sversamento di idrocarburi in superficie, dal pozzo o dall’oleodotto. Incredibile. Quindi nessun intervento per scongiurare gli effetti di incidenti è preso in considerazione nella progettazione del pozzo Pergola 1 e del conseguente oleodotto. Ne consegue che, una volta che il pozzo entrerà in esercizio, se si dovesse verificare un incidente per cause normali o in seguito ad un sisma, gli idrocarburi che si sverserebbero sulla superficie del suolo, oltre ad inquinare suolo e falde, sarebbero trasportati in poche ore fino agli impianti di irrigazione della Piana del Sele» / ARTICOLO

©


Consigliati per te

©Riproduzione riservata