Piano di zona Sapri, opposizione in un manifesto: «Il danno e la beffa»

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Piano di zona Sapri, opposizione in un manifesto: «Il danno e la beffa»

«Mentre ci si arrovella tra carte bollate e avvocati in un braccio senza fine tra Regione e Piano di zona, i cittadini bisognosi attendono ormai da anni che vengano erogati servizi che potrebbero alleviare, seppure in parte, le sofferenze di tanti indigenti». A dirlo è il gruppo consiliare ‘Insieme per Sapri’ in riferimento alle ultime vicende sull’assistenza sociale del golfo di Policastro, da mesi al centro di una querelle tra i sindaci del Piano di zona S9 e l’amministrazione di Santa Marina. L’opposizione saprese ha voluto far sentire la sua voce con un manifesto in cui, fra l’altro, ha sottolineato «l’incapacità dei soggetti interessati di trovare un accordo che eviti la penalizzazione dei cittadini del comprensorio e soprattutto quella del sindaco di Sapri che non riesce a svolgere con autorevolezza e buon senso il ruolo che la legge gli assegna».

Parole dure quelle del gruppo di minoranza consiliare che fra l’altro ha sottolineato che «il fatto che Del Medico, nel corso di interviste e riunioni, non abbia mai parlato del ruolo della cooperativa Venti di Mare all’interno del Piano di zona, ha contrinuito a rendere lo stesso poco credibile e ha continuato ad alimentare i sospetti di quanti ritengono tutta la vicenda uno squallido problema di gestione di fondi pubblici». «La cooperativa in questione – si legge sul manifesto – dovrebbe essere destinataria di fondi del piano di zona per gestire il servizio in una comunità di accoglienza per gestanti, madri e bambini nel comune di Camerota. Niente di particolare – incalza il gruppo d’opposizione – se non si desse il caso che il presidente della cooperativa risulti essere la moglie di un influente assessore saprese e che lo stesso assessore ricopra, nella stessa, la carica di vice presidente e che un noto e abituale ‘collaboratore’ del sindaco compaia tra i consiglieri».

«Tutto questo all’insaputa della maggior parte dei consiglieri di maggioranza – continua nell’accusa il gruppo – e approfittando di un momentaneo ‘corto circuito’ dell’intransigente ‘moralismo’ di un vice sindaco e assessore al ramo sempre più lontano dalle vicende sapresi. Non sarebbe più opportuno – scrivono i consiglieri nel manifesto – che l’assessore – vicepresindente in questione facesse un passo indietro anche a dimostrazione della propria estraneità ai fatti?».

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