«Certosa di Padula: la grande tristezza dei cantieri fermi e di quelli mai avviati»

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«Certosa di Padula: la grande tristezza dei cantieri fermi e di quelli mai avviati»

«I lavori di riqualificazione all’area circostante la Certosa di San Lorenzo in Padula e sulla Sp 180 sono fermi dalla primavera del 2012 – denuncia il Codacons Vallo di Diano in una nota inviata alla nostra redazione – nonostante l’entusiastico servizio di qualche tempo fa di un’emittente locale: Continuano i lavori di riqualificazione nell’area intorno alla certosa di San Lorenzo a Padula. La realizzazione della pista ciclabile procede velocemente e potrebbe addirittura subire delle varianti. Ad oggi infatti la pista ciclabile inizia dai semafori al bivio di Padula e termina al bivio per la Certosa, ma, grazie ad una delibera di giunta comunale potrebbe essere realizzata una variante che prevede il prolungamento lungo la contrada Aia dei Pezzanti. 5 km in tutto per un progetto finanziato con fondi regionali che ammontano a 5 milioni di Euro. Ma il finanziamento, oltre alla pista ciclabile prevede anche lavori che verranno realizzati proprio nello spazio antistante la Certosa di San Lorenzo dove sparirà la scalinata che dal viale Certosa porta all’ingresso del monumento certosino.  In effetti, afferma il sindaco Imparato, sarà abbassato il livello del terreno dinanzi la Certosa fino al congiungimento con il viale che porta al monumento di San Brunone. Un’opera non banale, quindi, – continua il Codacons – destinata a valorizzare (?) un monumento storico, la Certosa di San Lorenzo in  Padula, fondata nel 1306, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1998, e più recentemente inserita nel novero dei Grandi Attrattori Culturali dalla Regione Campania. Si attendeva il completamento dei lavori per la data del 14 novembre 2012».

«Nel giugno del 2013 giungeva alla nostra associazione – scrive in una nota il Codacons Vallo di Diano – la segnalazione di un sinistro sulla SP 180, rilevato anche dalla locale stazione dei carabinieri, avvenuto in un tratto in cui il restringimento era tale da non permettere un attraversamento agevole per due automezzi che si incrociavano. In questo tratto vi erano dei tondini in ferro arrugginito pericolosamente prospicienti su una corsia di marcia. La situazione attuale non è migliorata affatto. Allora scrivevamo: ‘adesso è giunta l’ora di dare delle risposte’. Ma nessuno mai si è degnato di dare notizie alla stampa locale, in parte sempre pronta a cogliere ogni minimo sospiro “positivo” del potente di turno». «Però qualcuno dovrebbe spiegare a noi poveri mortali, – continua – che adesso non possiamo percorrere a piedi né in bici quel tratto della SP 180, come mai non è stato possibile rispettare il termine del completamento dei lavori entro la metà del novembre 2012, come mai ancora oggi i lavori sono fermi e come mai l’erba sta crescendo rigogliosa sulle colate di cemento dei marciapiedi. Vorremmo anche sapere se e quando questi lavori, per i quali è stato elargito un finanziamento di 4.600.000 euro dal fondo per le aree sotto-utilizzate della Regione Campania, verranno ultimati e quali misure di sicurezza si vogliono prendere prima che i lavori verranno a compimento. Vorremmo anche raccomandare – continua la denuncia del Codacons – un minimo di pudore, infine, se si parteciperà – magari felici e contenti per il ruolo politico-amministrativo ricoperto – ai numerosi convegni sulla sicurezza stradale che si terranno in futuro nel nostro comprensorio. E mentre chi recheremo sulle acropoli locali a chiedere ai potenti di turno (sempre più pronti a liquidare come “demagogica” ogni richiesta di intervento per il bene collettivo) le cose che miseri mortali vogliono conoscere, facciamo anche caso allo stato di insicurezza totale in cui è ridotta la SS 19 per gli avvallamenti dovuti ai rabberci in cemento sulla corsia a destra per un lungo tratto che va da Trinità di Sala Consilina a Padula Scalo». 

«Un’opera incompleta a contorno della Certosa di San Lorenzo in Padula avrebbe dovuto ingenerare moti di sdegno da parte della classe intellettuale locale: nulla! La scarsa sicurezza della SS 19 avrebbe dovuto far scattare da anni moti di ribellione nelle associazioni, compresa la nostra. Non vorremmo pensare che fare domande scomode ai potenti, oppure confrontarsi con loro su aspetti culturali di rilievo nazionale, possa considerarsi come reato di lesa maestà. Pensiamo, tuttavia, – scrive ancora il Codacons del Vallo di Diano – che se questo timore reverenziale perdurerà, allora le erbacce che adesso infestano il cemento sui marciapiedi della SP180, oppure le buche della SS 19 nel tratto che va da Trinità di Sala Consilina a Padula Scalo, presto saranno i convitati di pietra di ogni singolo consesso in cui si vorrà anche solamente tentare di parlare di ‘cultura’».     

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