Provincia, finisce l’era Cirielli: il consiglio provinciale lo ha dichiarato decaduto per incompatibilità

| di
Provincia, finisce l’era Cirielli: il consiglio provinciale lo ha dichiarato decaduto per incompatibilità

Il Consiglio provinciale di Salerno, con 21 sì e 2 consiglieri astenuti, ha  dichiarato decaduto Edmondo Cirielli. Si prende ufficialmente atto, dunque, dell’incompatibilità presidente – deputato che Cirielli deteneva da inizio mandato, mentre la minoranza lascia l’aula non prendendo parte al voto in segno di protesta.

L’incompatibilità scaturisce dalla normativa vigente che vieta di ricoprire contemporaneamente la carica di parlamentare e presidente della Provincia. La minoranza di centro sinistra, invece, parla di ineleggibilità e in base alla norma approvata dal governo Berlusconi con il tacito assenso dell’ex ministro Giulio Tremonti pesa il dubbio della retroattività.

Per la maggioranza il commissariamento dell’Ente avrebbe avuto ripercussioni negative sulle attività della Provincia. La scelta operata, quindi, consente di evitare lo scioglimento del consiglio provinciale a differenza delle eventuali dimissioni dirette di Cirielli, necessarie a candidarsi alle politiche del 2013. In questo difficile contesto il Consiglio ha preso atto che, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 53, comma 1, del decreto legislativo del 18 agosto 2000, n. 267, le funzioni di presidente vengono affidate al vicepresidente Antonio Iannone, fedelissimo di Cirielli.

Alla base, l’incompatibilità fra la carica ricoperta in questi anni da Cirielli a Palazzo Sant’Agostino e quella di parlamentare. L’opposizione promette battaglia e ha dato mandato ai propri legali per un ricorso al TAR col fine di sciogliere subito il consiglio, in quanto con la proceduta attuata da Cirielli si andrebbe a votare nel giugno 2014.

L’assessore ai lavori pubblici del PDL  Attilio Pierro nel merito ha dichiarato: «E’ stato fatto tutto nel pieno rispetto della legge e delle procedure che esistono nella normativa vigente, l’opposizione ha tutto il diritto di fare ricorsi amministrativi». Mentre il consigliere provinciale del PD Simone Valiante commenta: «L’unica strada che era percorribile per determinare l’incompatibilità di Cirielli erano le sue dimissioni, ma allo stato attuale non regge a livello giuridico il fatto che il vice presidente mantenga le redini fino a fine mandato – e conclude – sicuramente è necessario la nomina di un commissario».

 ©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata