“ConfidoinTe”: campagna di sensibilizzazione contro il randagismo attivata dal Comune di San Rufo

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“ConfidoinTe”: campagna di sensibilizzazione contro il randagismo attivata dal Comune di San Rufo

Si è tenuto sabato sera, presso la sala conferenze del Comune di San Rufo, il primo incontro pubblico della campagna di sensibilizzazione, “ConfidoinTe”, contro il fenomeno del randagismo, promossa dai Comuni del Distretto Sanitario del Vallo di Diano e della ASL di Salerno.

Un progetto fortemente voluto dal sindaco, Gianna Pina Benvenga, ed alla quale hanno aderito tutti i primi cittadini del comprensorio, Un progetto che vede il coinvolgimento diretto della ASL di Salerno, attraverso il Dipartimento di Prevenzione ed il Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria.

“ConfidoinTe”è lo slogan che contraddistingue la campagna che per circa tre mesi, attraverso incontri pubblici, incontri nelle scuole e visite guidate presso il canile “Oasi Felix” di Polla, proverà a creare una nuova sensibilità verso una problematica enorme e molto sentita soprattutto dalle amministrazioni pubbliche.

“Il randagismo purtroppo, è un fenomeno in crescente aumento” ha dichiarato il comandante dei Vigili Urbani di San Rufo, Antonio Manzione, che ha curato la parte istruttoria del progetto. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco sanrufese Gianna Pina Benvenga: “le cause di questo fenomeno sono certamente da ricercare nei comportamenti dell’uomo che troppo spesso abbonda l’animale amico dell’uomo, divenuto scomodo alla famiglie”. 

Alla base del progetto, condiviso dalla Regione Campania, oltre alla campagna di sensibilizzazione, vi è anche una campagna di microchippatura e di sterilizzazione.

Sulla questione è intervenuto il direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Salerno, Giuseppe di Fluri: “tantissime persone nutrono ancora profonde perplessità nei confronti della sterilizzazione, ma numerose ricerche evidenziano come gli animali sterilizzati godano di ottima salute sia fisica che mentale – ha dichiarato Di Fluri – Ormai è noto a chi opera nell’ambiente che molti randagi sono cani di proprietà lasciati incustoditi, che vagabondano per le strade e, riproducendosi senza controllo, contribuiscono a quello definito comunemente “fenomeno”del randagismo. La superficialità e l’irresponsabilità di coloro che non iscrivono il cane all’anagrafe canina o non sterilizzano sia femmine che maschi, si ripercuote gravemente sulla società con conseguenze devastanti per animali e popolazione. Noi come Dipartimento – ha concluso Di Fluri – stiamo provando a fare del nostro meglio e non con poche difficoltà. Certo questa è un’iniziativa assolutamente straordinaria che merita davvero un riconoscimento; mettere insieme tutti i Comuni su questo tema può certamente contribuire alla risoluzione del problema” ha concluso Di Fluri.

La vera notizia però è stata data dal presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Raffaele Accetta: “entro la fine del 2012 il canile comprensoriale che stiamo realizzando a Sala Consilina, con 200 posti disponibili, sarà terminato – ha dichiarato Accetta – credo che sia utile intensificare il confronto tra le varie istituzioni, proprio attraverso questa bella iniziativa, per capire anche come gestire la struttura una volta terminata” ha concluso Accetta.

Presente all’incontro anche il capitano della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, Mastrogiacomo. “Ogni anno perdono la vita sulle strade italiane circa 22.000 cani di cui più di 4.500 solo nei mesi di Luglio e Agosto e tra questi ci sono anche cani di proprietà sfuggiti al controllo – ha detto Mastrogiacomo – certo il problema degli animali vaganti non interessa solo i cani; in questo territorio vi è una problematica enorme legata ai cavalli padronali ed ai bovini che spesso invadono le strade e le proprietà altrui, ma questa è un’altra storia“.

“Io credo che questo progetto sia l’esempio migliore di come le istituzioni, quando si mettono insieme, possano tentare di risolvere, o quanto meno diminuire, un problema che interessa tutti – ha dichiarato Rosa Marmo, dirigente del settore Veterinario della Regione Campania – questo progetto è un modello di riferimento che mai sino ad ora era stato sperimentato in tutta la regione. Credo che da questa iniziativa possa nascere una buona pratica da esportare in altri territori” ha concluso.

Infine l’intervento del consigliere regionale Donato Pica che ha sottolineato l’importanza di rivedere anche l’aspetto normativo in materia, che in Campania risale all’approvazione della Legge regionale 16. “ I comuni non possono essere lasciati soli nel risolvere questo problema che tra le altre cose ha un impatto economico non di poco conto – ha dichiarato Pica – secondo recenti dati ufficiali del Ministero della salute, in Italia sono circa 590.000 i randagi, di cui solo 150.000 ospitati in canili. Per ogni animale accalappiato e chiuso in un canile il comune di riferimento spende dai trecento ai mille euro l’anno; basti questo per capire che urge una soluzione e questo progetto davvero può rappresentare un ottimo inizio”.

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