Marina di Camerota, due maestri d’ascia cilentani a confronto di generazioni su Repubblica (VIDEO)
| di Marianna Vallone
Un patrimonio culturale e di arte applicata trasmesso di padre in figlio. Aurelio e Massimo Martuscelli, entrambi maestri d’ascia di Marina di Camerota, località del basso Cilento, si raccontano e confrontano in un web documentario di Repubblica che mette 20 coppie di generazioni allo specchio.
Un antico mestiere di mare, fatto di fascino e sacrifici, che oggi rischia di scomparire. I due cilentani continuano a lavorare con tenacia, nonostante la nuova tecnologia abbia un po’ messo da parte l’utilizzo del legno nelle imbarcazioni. Aurelio, il padre, maestro d’ascia da tre generazioni, confessa nel video servizio curato da Ugo Leo, che in passato «questo tipo di lavoro era molto richiesto perché le imbarcazioni erano di legno, mentre oggi con tutta questa tecnologia, l’avvento del vetroresina per esempio, la richiesta è diminuita».
Massimo, il figlio, quarta generazione di maestri d’ascia, ha deciso di proseguire la tradizione di famiglia per la forte passione che lo lega a questo mestiere. «Ma i tempi sono cambiati – confessa a Repubblica – continuo a fare il maestro d’ascia ma mi sono adattato alle esigenze di mercato. Il maestro d’ascia si è evoluto, non è solo costruzione ma anche restauro e riparazione».
La storia dei due maestri d’ascia di Marina di Camerota è la numero 20 nel video documentario su Repubblica. Si può sceglierla dall’indice, cliccando la scheda dei due personaggi.
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Foto archivio Luigi Martino
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