Poste Italiane, anche il Vallo di Diano chiude gli sportelli: rabbia e proteste fra i cittadini

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Poste Italiane, anche il Vallo di Diano chiude gli sportelli: rabbia e proteste fra i cittadini

Anche il Vallo di Diano si schiera col territorio cilentano nella comune protesta per la chiusura di numerosi uffici postali che in questi giorni stanno provocando non pochi problemi alla cittadinanza.

Nello specifico, serrande abbassate per gli uffici di Arenabianca di Montesano sulla Marcellana ed Atena Lucana, razionalizzazione, invece, per quelli di San Marco di Teggiano, Prato Comune e Tardiano (sempre nel territorio di Montesano). La comunicazione del provvedimento preso da Poste Italiane è giunto da poche ore dalla dirigente della filiale di Sala Consilina e parrebbe addirittura che alcuni Amministratori non siano stati ancora contattati. Nel lungo elenco degli uffici soppressi figurano tra gli altri: Castelnuovo Cilento, Marina e Caprioli a Pisciotta, Villa Littorio a Laurino, Castelruggero a Torre Orsaia, Fonte a Roccadaspide, Galdo degli Alburni a Sicignano degli Alburni, Ispani, Lentiscosa a Camerota, Pattano a Vallo della Lucania, Perrazze a Palomonte, Santa Marina, Sicilì a Morigerati e Tufariello a Buccino. Tra i ‘razionalizzati’, (apertura limitata a 3 giorni a settimana) invece figurano: San Marco di Teggiano, Prato Comune e Tardiano a Montesano, Acquaviva a Roccadaspide, Poderia a Celle di Bulgheria, Zuppino a Sicignano degli Alburni, Morigerati e Rodio a Pisciotta.

Tagli imponenti quelli operati da poste italiane, quindi, che ovviamente non mancheranno di scatenare un nuvolo di polemiche specie nella popolazione anziana e in difficoltà: «Ovviamente siamo arrabbiati per i tagli subiti –sottolinea il vice-sindaco di Teggiano Daniele Manzolillo – ed anche per il modo in cui ci sono stati comunicati, a poche ore da chiusure e razionalizzazioni. Ma tutto sommato per Teggiano si tratta del male minore, segno che almeno in parte le nostre istanze sull’importanza dell’ufficio di San Marco sono state recepite da Poste Italiane». Ma i primi cittadini dei comuni colpiti promettono battaglia. Nella giornata di marcoledì 21 novembre 17 sindaci interessati si sono incontrati a Stio Cilento redigendo un documento inviato poi al prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone e a Poste Italiane, firmato anche  dal consiglieri regionali Gianfranco Valiante e Giovanni Fortunato nel quale espressamente si chiede la sospensione del provvedimento e la costituzione di un tavolo di lavoro per la creazione di un progetto condiviso con i comuni. La protesta continua oggi a Gioi Cilento dove i primi cittadini si riuniranno per discutere ulteriori azioni forti di protesta.   

 FONTE: UNOTVWEB

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