Castellabate, rapinano la gioielleria a mano armata: in carcere tre pregiudicati

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Castellabate, rapinano la gioielleria a mano armata: in carcere tre pregiudicati

Quest’oggi, martedì 21 ottobre, i carabinieri di Agropoli e della stazione di Santa Maria di Castellabate hanno arrestato tre pregiudicati A.C. classe 1980, L.R. classe 1970 e E.M. classe 1995. Le tre persone, insieme ad altre due in corso di identificazione, con volto parzialmente travisato da capellini e scaldacollo, armati di due pistole, alle ore 10:30 di questa mattina, hanno fatto irruzione all’interno della gioielleria ‘Il Gioiello di Tullio Coppola’ del corso Matarazzo a Santa Maria di Castellabate e dietro minaccia delle armi, hanno tentato di impossessarsi dei gioielli, tuttavia i rapinatori, per timore delle numerose persone sopraggiunte sul posto, hanno rinunciato al loro intento, dandosi alla fuga a piedi, durante la quale uno di essi, dietro minaccia delle armi, ha strappato una collanina d’oro dal collo di una passante. I rapinatori hanno proseguito quindi la fuga a bordo di una moto e di un’autovettura, adibita a taxi.

Sul posto, però, era presente un carabiniere in libero dal servizio, che ha dato prontamente l’allarme alla centrale operativa e ha consentito, con le informazioni acquisite di individuare prontamente i rapinatori. I carabinieri di Agropoli, quindi, si sono messi immediatamente all’inseguimento dei malviventi, predisponendo anche numerosi posti di controllo, che tuttavia sono stati forzati dai rapinatori in fuga, noncuranti dell’alt. Ciononostante i militari hanno inseguito i rei fino a Capaccio Paestum in località ponte Barizzo, dove è stata fermata l’autovettura con tre rapinatori a bordo.

Le immediate indagini hanno consentito di rinvenire lungo la via di fuga un trolley rosso, gettato dalla macchina lungo la fuga, contenente gli indumenti utilizzati dai rapinatori, un pugnale di 27 cm., un rotolo di nastro adesivo, e numerose fascette di plastica già accoppiate a mo’ di cappio, utilizzabili per immobilizzare altre persone. Il materiale ritrovato e l’autovettura utilizzata è stato posto sotto sequestro. I carabinieri stanno attualmente indagando  al fine di identificare gli altri due complici, mentre gli arrestati sono stati rinchiusi presso il carcere di Salerno-Fuorni a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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