Raccolta differenziata ok nel Cilento e Vallo di Diano, ma gli operai non vengono pagati

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Raccolta differenziata ok nel Cilento e Vallo di Diano, ma gli operai non vengono pagati

Da Sapri a Centola, passando per Vallo della Lucania, Ascea fino ad Agropoli e poi nell’entroterra del Vallo di Diano la raccolta dei rifiuti va avanti a gonfie vele. I dati della differenziata sono rassicuranti e, da parte delle amministrazioni, lo sforzo è sempre maggiore per cercare di tenere pulito il territorio del secondo Parco d’Italia.

Ad Ascea la differenziata è al 77%, come Agropoli e Pollica. Vallo della Lucania si ferma al 55%. Opera di questi risultati sono anche gli operai che lavorano per la raccolta porta a porta dei rifiuti, ma che spesso non vengono retribuiti del tutto o con largo ritardo. I dipendenti del Corisa, ad esempio, non ricevono lo stipendio dai primi mesi del 2013. Situazione simile per gli operai della Yele che ultimamente in alcuni comuni hanno ricevuto parte degli stipendi arretrati, ma resta ancora molto da versare nelle loro casse. «Vogliamo sapere – dicono gli operai a ‘Il Mattino’ – che fino fanno i soldi dei cittadini».

Situazione peggiore nel Vallo di Diano per gli operai della Ergon. I dipendenti hanno scioperato in diverse occasioni sia sul tetto dell’impianto di raccolta dei rifiuti e anche sull’autostrada, bloccando il traffico per qualche ora allo svincolo di Polla. Le famiglie sono in difficoltà, chi è assunto da queste società continua a lavorare sperando di recuperare parte dei soldi, ma intanto, ogni mese che passa, gli stipendi si accumulano e le proteste diventano sempre più insistenti.

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Twitter @martinoluigi92

 

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