Lottizzazione abusiva presso un campeggio di Montecorice nel Parco del Cilento, 4 denunciati

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Lottizzazione abusiva presso un campeggio di Montecorice nel Parco del Cilento, 4 denunciati

31 manufatti tipo case mobili, 4 piastre in ferro, 7 roulottes e 4 natanti, tutte opere abusive realizzate all’interno di un campeggio nel comune di Montecorice e scoperte dal corpo forestale dello Stato e che hanno portato alla denuncia, quest’oggi, venerdì 23 maggio 2014, di quattro persone.

Le indagini In seguito alle indagini e agli accertamenti condotti dai forestali coordinati dal Cta di Vallo della Lucania agli ordini del vicequestore Fernando Sileno, hanno portato alla scoperta di violazioni urbanistiche ed ambientali presso un rinomato campeggio in località Agnone nel comune di Montecorice. I lavori eseguiti, sebbene forniti di permesso a costruire rilasciato dal comune di Montecorice, sono stati realizzati in difetto ed in difformità dei necessari titoli abilitativi.

I reati Durante il sopralluogo congiunto con il responsabile dell’utc di Montecorice e il responsabile dell’ufficio tecnico del Parco, infatti, all’interno dell’area destinata al campeggio, sono rinvenuti n°31 manufatti tipo case mobili, n°4 piastre in ferro, n°7 roulottes e n°4 natanti, tutti risultanti abusivi in quanto palesemente in difformità al dichiarato carattere temporaneo, così come riportati nei grafici del progetto di riqualificazione.
Le opere abusive hanno modificato sia l’insediamento turistico che il territorio, creando una vera e propria lottizzazione abusiva, poiché, i manufatti riconducibili alla categoria delle nuove costruzioni, erano stati installati sia in assenza del permesso a costruire che del nulla osta dell’ente parco, oltre che privi delle certificazioni di agibilità. 
Oltre a questo è stato accertato che il titolo abilitativo esistente e il permesso a costruire rilasciato dal comune di Montecorice, era viziato poiché emesso in assenza del preventivo nulla osta dell‘ente parco e quindi in difformità alle previsioni del piano del parco e sue norme di attuazione.

Case mobili Operazione, quella dei forestali, importante soprattutto perché si va a colpire quella che è risultata essere, fino ad ora, una zona franca dei vincoli paesaggistici all’interno del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ovvero la costruzione di case mobili all’interno dei villaggi. Con questo provvedimento, spiega il corpo forestale dello Stato, viene lanciato un segnale a chi crede che sia lecito costruire case mobili senza i necessari nulla osta.

In seguito alle indagini quindi, sono stati denunciati a vario titolo all’autorità giudiziaria il legale rappresentante dell’area campeggio D.M.C., il direttore dei lavori B.G., l’impresa esecutrice dei lavori C.G. e il Tecnico del comune di Montecorice P.M.L..

(foto archivio)

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