Comitato ABC, insieme a Montesano S.M., Buonabitacolo e Sanza dice NO all’ATO ed al Consac

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Comitato ABC, insieme a Montesano S.M., Buonabitacolo e Sanza dice NO all’ATO ed al Consac

Il comitato Acqua Bene Comune di Sala Consilina esprime il proprio ideale sostegno alle Amministrazioni di Buonabitacolo, Montesano sulla Marcellana e Sanza riguardo alla volontà, congiuntamente espressa all’ A.T.O. Sele, di essere indisponibili «al passaggio con il Consac della gestione del proprio servizio idrico».

Anzi,la loro decisione, ribadita nell’ultima conferenza dei servizi tenutasi a Padula lo scorso 15 ottobre, è stata ulteriormente specificata da un congiunto e condiviso rammarico, perché in quell’assise hanno riscontrato «un tentativo unilaterale di definizione tempestiva del trasferimento del s.i.i. al Consac». I consigli comunali di Montesano sulla Marcellana, Buonabitacolo e Sanza, con delibere approvate all’unanimità, avevano deciso di gestire in proprio s.i.i. e di non affidarlo al Consac. Le Amministrazioni sono convinte che questo trasferimento non è «rispondente ai principi di efficienza, efficacia ed economicità ad oggi garantiti dagli stessi Enti». Convinzione rafforzata da un’analisi svolta dai propri uffici comunali, da cui è emerso «in maniera esplicita l’aggravio di spesa e la conseguente penalizzazione ai danni delle loro comunità».

Concetto non diverso da quello espresso il 19 gennaio del 2010 dall’Autorità Garante della Concorrenza che riteneva il Consac Spa «non la soluzione più efficiente per la gestione del servizio idrico integrato nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano». Il Comitato Abc ritiene deprecabile «il tentativo di definizione tempestiva del servizio idrico integrato» dei tre comuni del comprensorio valdianese, così come da essi dichiarato, sottolineando che, a suo parere, la natura giuridica delle Conferenza di servizi non è tale da sostituirsi a quella delle singole assemblee consiliari, a cui è demandato il compito di decidere – non ratificare – il trasferimento dei propri servizi idrici integrati, così come è dimostrato dalle necessarie delibere comunali al riguardo. Siamo solidali con le comunità e i rappresentanti istituzionali di Buonabitacolo, Montesano sulla Marcellana e Sanza, che si sono schierati in difesa dell’acqua pubblica e dell’interesse degli amministrati, ben consapevoli che tale bene debba essere tutelato, non perché ereditato dai propri antenati, ma, bensì, preso in prestito dai propri figli. Nel dimostrare apprezzamento per il loro coraggio- anche a fronte di forti pressioni, sollecitazioni politiche e convenienze di parte – rimarchiamo la corrispondente presa di distanza delle tre amministrazioni valdianesi dal verbale-resoconto, predisposto in occasione della Conferenza di servizi del 9 ottobre scorso. Verbale non «riconosciuto» perché, in quella riunione, i suddetti comuni non avevano offerto «disponibilità per la definizione del trasferimento del proprio servizio idrico integrato al Consac», contrariamente a quanto, pare, si è voluto far credere nella convocazione dell’A.T.O. per la successiva Conferenza di Servizi del 15 ottobre scorso. A differenza di altri amministratori del territorio che ritengono di poter condizionare la gestione pubblica di un bene fondamentale, quale il S.I.I., a logiche non trasparenti di profitto che nulla hanno a che fare con gli interessi generali delle comunità amministrate, plaudiamo alla netta e ferma presa di posizione. Rinnoviamo il nostro appoggio a questi amministratori che sentono come proprio il dovere della difesa di un bene comune e degli interessi della propria comunità con la speranza che, anche nel Vallo di Diano, non restino in solitudine arroccati sulla barricata perché, come è ben noto, «si scrive acqua ma si legge democrazia», così come dimostra la petizione popolare concretatasi a Sanza con la raccolta di oltre mille firme di persone convinte che «i diritti non si mendicano ma si conquistano».

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