Allerta meteo, gli imprenditori del Vallo di Diano attaccano le amministrazioni: «Impreparate al maltempo»

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Allerta meteo, gli imprenditori del Vallo di Diano attaccano le amministrazioni: «Impreparate al maltempo»

L’associazione “Imprenditori Vallo di Diano” attacca duramente le amministrazioni comunali e gli enti preposti poiché, nonostante avvisati dall’allerta maltempo, si sono fatti trovare impreparati: «Ancora una volta dimostriamo tutta l’incapacità delle amministrazioni comunali e degli enti preposti alla salvaguardia della salute dei cittadini nel nostro territorio– fa sapere il presidente degli “Imprenditori Vallo di Diano” Valentino Di Brizzi -. A fronte di un’allerta meteo comunicata dalla Protezione civile regionale già da una settimana e nonostante le sollecitazioni delle preoccupazioni dei cittadini sollevate in questi ultimi giorni, gli enti preposti nulla hanno predisposto per l’emergenza che poteva riscontrarsi in questi giorni».

«Oggi pomeriggio, poi – continua Di Brizzi – , di fronte al crescere rapido del fiume Tanagro, probabilmente le amministrazioni comunali o, forse anche, l’amministrazione provinciale, si sono prese la briga di procedere alla chiusura al transito della Sp Silla-Trinità, addirittura dirottando i veicoli lungo le strade interne che costeggiano il fiume, creando il caos più assoluto e senza alcun operatore che all’interno veicolasse autocarri e autovetture. Ciò, oltre a causare ingorghi e code inimmaginabili, ha comportato che tanti utenti che poco conoscevano le vie interne si sono addirittura persi lungo le pericolose dorsali del Tanagro. Solo a fronte di ciò gli enti preposti hanno rivisto la loro decisione riaprendo al traffico la Sp Silla-Trinità».

«Alla luce di tutto ciò e visto il persistere del pericolo invito le amministrazioni preposte – conclude Di Brizzi –, i comandanti di polizia municipale e provinciale e quanti hanno competenza in merito a predisporre un idoneo percorso alternativo, degnamente segnalato ed assistito da operatori, onde evitare che gravi pericoli e disservizi vengano subiti dai fruitori delle arterie stradali interessate».

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