Via le province, si passa alle città metropolitane: niente più elezioni a Salerno, Napoli e Avellino

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Via le province, si passa alle città metropolitane: niente più elezioni a Salerno, Napoli e Avellino

Ddl DelrioTra le 52 province che salteranno le elezioni nel 2014 c’è anche quella di Salerno. Grazie al ddl Delrio sul riordino delle Città metropolitane, delle province e delle unioni e fusioni dei comuni, nel 2014 non ci saranno più le elezioni provinciali, bensì subentrerà un commissario che guiderà le province verso l’istituzione delle Città metropolitane. Il si al ddl province è giunto alla Camera tra la notte di sabato 21 e domenica 22. 227 i sì e solo 1 non mentre gli astenuti sono stati 7. A votare a favore il Pd, il Nuovo centrodestra, Scelta civica e Per l’Italia. Contrari alla legge Fi, Lega e M5s.

Salerno La prossima primavera doveva toccare anche alla provincia di Salerno andare alle urne in seguito al commissariamento di ottobre, quando il ministro Alfano commissariò la provincia delegando lo stesso presidente dell’ente, Antonio Iannone, quale commissario straordinario.

Così nel 2014 invece di andare alle urne per eleggere i rappresentanti delle province gli enti provinciali inizieranno ad essere commissariati, partendo da quelle che dovevano andare alle urne, che sono circa la metà, ovvero 52.

Campania Tra queste 3 sono della Campania, già detto di Salerno, ma saranno commissariate anche Napoli e Avellino. Per la Campania, aspettando il termine naturale del mandato anche per le province campane di Benevento e Caserta, sarà prevista l’istituzione della Città metropolitana di Napoli.

Città metropolitane Secondo il disegno di legge sul riordino delle province, quindi, si dovrebbe passare dall’assetto attuale alla costituzione di 9 Città metropolitane che saranno Roma, Torino, Napoli, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Napili. Al sud si dovrebbe aggiungere, nel 2016 Reggio Calabria, ma solo se il capoluogo calabro risulterà essere risanato.

Il meccanismo del commissariamento ha preso avvio già nel 2011 con il decreto “Salva-Italia” del Governo Monti con il quale già negli anni 2012 e 2013 sono state commissariate alcune province.

Province commissariate 2014 Le province che salteranno le elezioni nel 2014 e saranno commissariate sono: Alessandria, Arezzo, Ascoli Piceno, Bari, Barletta Andria Trani, Bergamo, Bologna, Brescia, Chieti, Cosenza, Cremona, Crotone, Cuneo, Fermo, Ferrara, Firenze, Forli’ Cesena, Grosseto, Isernia, Latina, Lecce, Lecco, Livorno, Matera, Milano, Modena, Monza e della Brianza, Napoli, Novara, Padova, Parma, Perugia, Pesaro e Urbino, Pescara, Piacenza, Pisa, Pistoia, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Salerno, Savona, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Torino, Venezia, Verbano Cusio Ossola, Verona.

Le province già commissariate nel 2012 sono: Ancona, Asti, Belluno, Biella, Brindisi, Como, Genova, La Spezia, Roma, Vibo Valentia, Vicenza.

Le province commissariate nel 2013 sono: Avellino, Benevento, Catanzaro, Foggia, Frosinone, Massa Carrara, Rieti, Taranto, Varese.

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