Camerota, urla e schiamazzi fino a notte fonda: residente s’infuria e chiama i carabinieri
| di Redazione
Non c’è pace tra gli ulivi è un film del 1950 diretto da Giuseppe De Santis ma anche un po’ quello che sta accadendo nelle notti estive di Camerota. Si sa, quando i turisti invadono la perla del Cilento, la movida non può restare zitta ma c’è chi al mattino si sveglia quando i ragazzi in vacanza vanno a letto e pretende di riposare «in santa pace». La scorsa notte, in località Chiantata, una donna del posto ha telefonato al 112 per chiedere un intervento dei carabinieri. Secondo quanto raccolto da questa testata, A.M. stava riposando con il balcone aperto per cercare di combattere il caldo. Al piano inferiore, quando erano le 4, sul terrazzino c’era chi ancora giocava a carte, urlava e beveva «senza controllo». Sarebbe stata proprio l’alcol la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quando la donna, residente a Camerota, si è affacciata per chiedere di abbassare il volume della voce, i ragazzi hanno risposto che a loro non gliene «fregava un cazzo» di quello che diceva la malcapitata. La donna ha provato a spiegare loro che al mattino doveva recarsi a lavoro alle 7, ma il gruppo ha continuato a fare casino e ad aggredire verbalmente la signora ogni qual volta essa si affacciava dalla finestra. A.M. è rimasta sveglia. Ha denunciato il fatto ai carabinieri. Intanto i cittadini di Marina di Camerota si dividono: da un lato c’è chi sostiene che «l’estate viene per due mesi l’anno e bisogna sopportare tutto pur di ospitare i turisti per lavorare»; dall’altro, invece, chi dice che «il turismo va regolamentato e i controlli vanno aumentati». La discussione, come spesso accade nel nuovo millennio, sfocia anche sui social e su Facebook è «guerra» a colpi di post.
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