Scandalo Forestale, il Tribunale del Riesame dice «No»: Santoro in carcere Petillo ai domiciliari

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Scandalo Forestale, il Tribunale del Riesame dice «No»: Santoro in carcere Petillo ai domiciliari

Il Tribunale del Riesame dice:«No».

Pena invariata per i due ex comandanti della Forestale di Capaccio accusati di concussione e tentata concussione a danno di diversi imprenditori: la Santoro resta in carcere mentre suo marito Antonio Petillo rimane ai domiciliari. Il giudice, infatti, ha respinto le richieste di revoca delle misure cautelari avanzate dagli avvocati dei due sovrintendenti (Antonello Natale, Antonio Zecca e Domenico Guazzo) i quali pur avendo presentato una corposa memoria difensiva hanno ottenuto un secco: No.

I giudici, in effetti, hanno considerato grave il quadro accusatorio prodotto dagli inquirenti i quali, nel corso dell’inchiesta condotta dal pm Maurizio Cardea della Procura di Salerno, avrebbero acquisito testimonianze di imprenditori che avrebbero confessato di aver consegnato ingenti somme di danaro alla Santoro in cambio di omissione di controlli.

Parliamo, quindi, di un giro di tangenti ad ampio raggio che avrebbe previsto un target monetario dai 2mila fino ai 10.000 euro.

Ad incastrare i due comandanti della Forestale oltre alle testimonianze entrerebbero in gioco anche intercettazioni telefoniche, accuse consistenti, quindi, tali da condurre gli inquirenti all’arresto dei due coniugi del 3 ottobre scorso.

Un provvedimento d’arresto eseguito alle prime luci dell’alba con un vero e proprio blitz delle forze dell’ordine nell’abitazione dei due sottoposta poi a perquisizione.

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