Bimbi maltrattati nella scuola di Caselle in Pittari, nei guai anche altre 2 maestre e ex preside

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Bimbi maltrattati nella scuola di Caselle in Pittari, nei guai anche altre 2 maestre e ex preside

Nessuna archiviazione. Chiusa l’indagine sui presunti maltrattamenti alle scuole elementari di Caselle in Pittari. Una lunga inchiesta nata dalle denunce dei genitori di alcuni bambini potrebbe portare alla richiesta di rinvio a giudizio per le due maestre coinvolte, Rina Lovisi e Rosa Fiscina. La Procura della Repubblica di Lagonegro ha concluso le indagini preliminari e individuato altre persone. Il provvedimento, firmato dal pubblico ministero Anna Grillo, oltre alle due insegnanti, porta anche i nomi di altre due maestre e dell’ex dirigente scolastico. Confermato l’impianto accusatorio iniziale per le insegnanti Lovisi e Fiscina. Dai filmati acquisiti dalla Procura della Repubblica di Lagonegro è emerso un quadro inquietante delle giornate che i piccoli trascorrevano tra le mura della scuola: schiaffi, pizzichi, strattonamenti. Le condotte in contestazione si riferiscono agli anni tra il 2011 e il 2014. Ma non è scontata la richiesta di rinvio a giudizio. I legali delle insegnanti potranno produrre nuovi elementi a difesa delle loro assistite e di conseguenza potrebbero cambiare le accuse. In ogni caso le singole posizioni degli indagati saranno valutate dal giudice dell’udienza preliminare, che dovrà decidere se processare o meno le insegnanti. L’avvocato Maldonato si è detto sereno al giornaledelcilento.it «nel convincimento che la sua assistita, Rosa Fiscina, non può rispondere dell’ipotesi di maltrattamento ma che anche rispetto all’ipotesi dell’abuso dei mezzi di correzione riuscirà a dimostrare che le metodologie pedagogiche sono state perfettamente conformi ai canoni». «Sono sorpreso da questa notizia – ha commentato invece al giornaledelcilento.it l’ex preside della scuola di Caselle in Pittari – ma fa parte delle responsabilità che uno ha quando gestisce una scuola. Proveremo a dimostrare che non è vera la tesi emersa, è nostro diritto e facoltà». L’accusa per l’ex dirigente della scuola sarebbe quella di non aver adottato provvedimenti pur avendo ricevuto segnalazioni da parte dei genitori che avevano denunciato. Mentre per le altre due maestre, a una è associata la stessa accusa di Fiscina e Lovisi e all’altra, durante il 2014, di aver abusato dei mezzi di correzione sui minori.

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