Camerota shock a Gromola, squadra minacciata e pugno in faccia all’attaccante: partita sospesa

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Camerota shock a Gromola, squadra minacciata e pugno in faccia all’attaccante: partita sospesa

Sabato nero per lo sport cilentano e non solo. I carabinieri della compagnia di Agropoli sono stati costretti ad intervenire sul campo di calcio dell’Herajon, a Gromola (contrada del comune di Capaccio), per mettere a referto quanto accaduto. La Polisportiva Marina, squadra del comune di Camerota che milita nel campionato di prima categoria girone G, è andata a far visita all’Herajon per disputare la gara valevole per la 26esima giornata del torneo cadetto. Gli ospiti – secondo quanto raccontano i dirigenti e i calciatori della società nero-arancio – non sarebbero stati accolti nel migliore dei modi. «Siamo arrivati sul campo e prima che i nostri calciatori indossassero le divise da gioco – spiegano dalla Polisportiva Marina – sono arrivate già le prime minacce». «Oggi vi tagliamo la testa» e «qui dovete lasciare i tre punti oppure vedete». Sarebbero state queste le parole rivolte dai calciatori dell’Herajon all’indirizzo degli avversari. Gli undici di mister Luigi Infantini non si sono lasciati intimorire e sono scesi in campo. La Polisportiva Marina non ha molto da dire su questo campionato: è salva e i play off non sono più raggiungibili. L’Herajon, invece, è sprofondata in coda alla classifica e ha bisogno di punti per uscire dalle sabbie mobili dei play out. Punti d’oro che i calciatori «hanno tentato di conquistare in modo scioccante». 

Sabato alle 16 inizia il match. Un’attaccante della Polisportiva Marina viene subito preso per un orecchio a gioco fermo e minacciato. L’attaccante del Marina di Camerota viene avvertito per l’ennesima volta: «Oggi qui non devi segnare». Sono attimi concitati. Il dirigente accompagnatore monitora la situazione. Il mister anche. All’improvviso un centrocampista dell’Herajon commette un fallaccio sul terzino degli arancio-neri. Il ragazzo, poco più che ventenne, cade a terra. I compagni lo soccorrono, ma – a detta della società della Polisportiva Marina – il «portiere avversario avrebbe sferrato un pugno sul volto dell’attaccante». A quel punto il dirigente accompagnatore e il mister degli ospiti decidono di ritirare la squadra dal campo di gioco, di chiamare i carabinieri, di mettere tutto a referto e di accompagnare il ragazzo tramortito dal cazzotto alla guardia medica. La partita Herajon-Polisportiva Marina termina dopo pochi minuti. «Non c’erano più i presupposti per poter disputare un incontro di calcio – dicono dalla Pol. Marina – e i nostri tesserati erano in serio pericolo». Ora bisogna aspettare il comunicato ufficiale della Figc e le decisioni del giudice sportivo per vedere quali e quanti provvedimenti verranno adottati sul match. 

Intanto, subito dopo i fatti, la società dell’Herajon ha diramato un comunicato stampa riguardo l’accaduto. Lo riportiamo di seguito integralmente.

Si stanno diffondendo nelle ultime ore notizie infondate su presunte minacce ai danni dei calciatori della Polisportiva Marina di Camerota. Si smentiscono categoricamente queste voci e la società Herajon si riserva di adire alle vie legali se persistono tali affermazioni che gettano ombra sulla società composta da persone serie e corrette. Una smentita avallata anche dal direttore di gara che interpellato a fine gara ha dichiarato che nulla di irregolare sarebbe avvenuto. Sono intervenuti anche le pattuglie dei carabinieri che non hanno rilevato nulla di particolare.

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