«Il Cilento non riesce a pianificare il futuro dei cittadini»

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«Il Cilento non riesce a pianificare il futuro dei cittadini»

Mercoledì 24 aprile presso la sala Bottiglieri della Provincia di Salerno si sono riuniti 64 amministrazioni del Cilento per deliberare il dimensionamento dei piani urbanistici comunali alla base del processo di pianificazione comunale.

«Tale azione – fa sapere Domenico Nicoletti attraverso una e-mail alla redazione – partita nel luglio 2012 in attuazione del Piano Territoriale della Provincia di Salerno, ha avuto altre due tappe di accompagnamento e precisazione dei termini di presentazione di tali proposte per l’area del Cilento, una a ottobre nell’aula consiliare del comune di Vallo della Lucania, l’altra a Capaccio nello scorso dicembre dove sono stati discussi ed approvate le linee guida per la pianificazione comunale. A fine gennaio scadeva il termine di presentazione del “dimensionamento” dei puc che traccia, in base alle politiche di sviluppo proposte dai comuni,  le proiezioni al 2019 e 2021 del fabbisogno abitativo, tema rilevante per tanti giovani e tante famiglie del nostro territorio, ma soprattutto per l’attuazione delle politiche di futuro che i comuni intendono attuare nei prossimi anni».

«Argomenti che troppo spesso non hanno interessato i cittadini ma che li riguarda singolarmente in maniera pregnante. –  continua Nicoletti – Ebbene la delusione e la prevedibile bagarre tra i Comuni che in questi mesi non hanno saputo progettare, ne pianificare il futuro dei loro cittadini l’un contro l’altro “armati”. Presenti una trentina di comuni, 24 con delega del sindaco o sua presenza, e solo 8  erano riusciti ad avere una proiezione coerente al piano provinciale. Alla fine,  comuni contro comuni, si è votato paradossalmente chi non aveva fatto niente e poco,  contro chi aveva fatto il proprio dovere e ne registrava la mortificazione di vederlo reso vano dagli altri comuni. Una “guerra tra poveri” che da il senso della frammentazione dei comuni del cilento con punte di attacco diretto l’uno contro l’altro».

«Un avvilimento che ha visto alla fine prevalere con 13 voti a favore e 11 contro e 3 astenuti, l’approvazione di misura, dei dimensionamenti dei comuni virtuosi individuati in Alfano, Celle di Bulgheria, Caselle in Piattari, Casaletto Spartano, Laurito, Montecorice, Tortorella, Torraca, Sessa Cilento,  gli altri rimandati a giugno con la speranza di non vedere un altro miserrimo voto contro, ma un unanime più proficuo afflato di condivisione e partecipazione comune ai processi che riguardano i cittadini. Assenti “ingiustificati” l’Autorità di Bacino e il Parco del Cilento,  che avrebbero avuto l’opportunità in quella sede di essere promotori di accompagnamento dei processi di pianficazione sostenibile, come tante volte annunciato e mai attuato».

Domenico Nicoletti

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