Ricorso di Fare verde Cilento: «Detersivo alla spina non è biologico, serve normativa specifica»

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Ricorso di Fare verde Cilento: «Detersivo alla spina non è biologico, serve normativa specifica»

«Il detersivo alla spina se non è vegetale e biodegradabile al 100 per cento non è biologico. Serve una normativa specifica». C’è voluto quasi un anno ma il ricorso presentato da Fare Verde Cilento all’autorità garante della concorrenza e del mercato ha avuto i suoi effetti.

I volontari dell’associazione ambientalista nel luglio del 2012 si erano rivolti a questo organismo per segnalare il caso di un’azienda che pubblicizzava i propri detersivi alla spina come biologici, ma di biologico questi prodotti non avevano nulla perché erano normali detersivi industriali.

Gli attivisti di Fare Verde Cilento avevano fatto analizzare i detersivi che erano risultati non biologici. Infatti, perché un detersivo possa essere definito tale deve essere realizzato con materie prime di origine vegetale e deve essere biodegradabile al 100 per cento.

«Pur riconoscendo il valore della vendita “sfusa” – commenta Fare Ambiente – che può essere annoverata tra le pratiche di salvaguardia dell’ambiente in quanto riduce la produzione di rifiuti dovuta all’imballaggio (cartoni, flaconi, tappi, etichette ecc..), l’assenza di involucro usa e getta non rende automaticamente bio il contenuto».

Nel frattempo l’azienda ha smesso di pubblicizzare i suoi prodotti come biologici, eliminando la dicitura dalle insegne e dal materiale informativo, oltre che dalle etichette presenti sui propri prodotti. Da sottolineare che nella sua risposta del 15 maggio scorso, l’autorità garante della concorrenza e del mercato lamenta l’assenza di una normativa specifica sul punto.

Una vittoria quella di Fare Verde Cilento? Sì. Soprattutto perché a vincere questa volta è stato il buon senso. Dieci e lode alla scelta di utilizzare la spina per i propri prodotti spingendo sempre più i consumatori verso questa scelta attenta all’ambiente e, cosa che non fa male, al risparmio. Un segno negativo invece per l’idea di definire bio qualcosa che non lo è.

Questo rappresenta anche una piccola lezione: attivisti per l’ambiente, ma anche consumatori sono sempre più attenti e per le aziende diventa sempre più importante anche a fini commerciale comunicare correttamente. Una scelta che gli stessi consumatori sempre più attenti all’ambiente premiano.

Fare Verde continuerà infatti la sua battaglia a favore della riduzione dei rifiuti, come testimonia anche il sostegno alla campagna per la legge di iniziativa popolare rifiuti zero per cui non può non vedere con favore il diffondersi di pratiche commerciali che favoriscono la vendita dei prodotti alla spina. Il passo successivo è ridurre anche l’immissione di prodotti inquinanti che danneggiano le acque favorendo l’utilizzo di detersivi veramente di origine biologica e biodegradabili al 100%.

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