Operazione di polizia all’alba, 7 affiliati al clan di Cutolo fermati: l’inchiesta parte da Capaccio

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Operazione di polizia all’alba, 7 affiliati al clan di Cutolo fermati: l’inchiesta parte da Capaccio

Fu fermato a Capaccio con una pistola la cui matricola era abrasa e la utilizzava per minacciare un imprenditore.

I particolari E’ così che gli agenti della squadra Mobile di Salerno sono risaliti ad una «Organizzazione a delinquere di stampo camorristico» finalizzata all’estorsione e all’usura, che opera ai confini del Cilento, tra Eboli e Battipaglia, lungo la piana del Sele, ma che ha ramificazioni anche nell’agro nocerino.

Estorsione e usura In sostanza i 7 affiliati che sono stati bloccati dai poliziotti con un fermo del pm, avrebbero sottoposto imprenditori della zona a ricatti e minacce, al fine di ottenere soldi e persino il monopolio nel settore delle onoranze funebri, tentando di rilevare una azienda sotto pressione d’usura. L’uomo da cui nasce tutto fu fermato nel dicembre del 2013 a Capaccio, è un pregiudicato di 60 anni.

Gli affiliati A capo del gruppo Giovanni Marandino, battipagliese di 77 anni, condannato per associazione a delinquere finalizzata all’usura e all’estorsione con l’aggravante del vincolo mafioso, ex luogotenente del boss della Nuova camorra Organizzata Raffaele Cutolo. NElla sua automobile, parcheggiata nel quartiere Torrione di Salerno fu trovato anche del tritolo. Quindi da qui le ramificazioni con gli altri presunti partecipanti al sodalizio criminale che ora sono assicurati ai poliziotti. Continuano in queste ore le perquisizioni. A breve i particolari.

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