Boom di confische nella provincia di Salerno: 8 i comuni cilentani interessati

| di
Boom di confische nella provincia di Salerno: 8 i comuni cilentani interessati

E’ stata nominata ‘Operazione maltolto’, riporta il quotidiano ‘La Città di Salerno’. Si tratta degli interventi di confisca effettuati dalle forze dell’ordine nei confronti della criminalità organizzata. Dai recenti dati raccolti dall’agenzia nazionale e aggiornati a dicembre 2015, negli ultimi tre anni è stato confiscato in provincia di Salerno circa il 36,9% di tutti i beni acquisti nello stesso territorio negli ultimi 30 anni. Basti pensare che se nel 2012 il numero totale di beni confiscati era di 201, nel dicembre 2015 la somma è vertiginosamente salita a 436. Complessivamente sono entrati a far parte del patrimonio dello Stato 307 immobili e 129 aziende. La provincia di Salerno occupa cosi il dodicesimo posto tra le province italiane. Al primo posto compare Palermo mentre il secondo e terzo è occupato da Reggio Calabria e Napoli.

I territori delle confische Battipaglia conquista il primo posto della provincia con 96 beni confiscati. Un grande balzo rispetto al 2016, quando la cifra ammontava solamente a 10 sequestri. A Salerno la somma sale di 13 sequestri in più rispetto agli anni precedenti, raggiungendo la fatidica cifra di 46. Nell’Agro si parla di 111 beni confiscati: 40 a Sarno, 25 ad Angri e 21 a Scafati. Tra gli altri territori della provincia ci sono poi: Eboli 34, Baronissi 13, Bellizzi 5, Bracigliano 2, Campagna 10, Castel San Giorgio 1, Cava de’ Tirreni 5, Contursi 6, Fisciano 8, Giffoni Valle Piana 2, Mercato San Severino 3, Montecorvino Pugliano 4, Montecorvino Rovella 3, Nocera Inferiore 14, Nocera Superiore 1, Olevano sul Tusciano 12, Pagani 6, Pellezzano 7, Pontecagnano Faiano 5, Sala Consilina 2, San Valentino Torio 1, Vietri sul mare 2.

Le confische nel Cilento Nel Cilento, ritroviamo al primo posto Agropoli con ben 14 beni confiscati. Al secondo posto Capaccio con 9 sequestri e al terzo Castellabate con una somma di 6 espropriazioni. Seguono poi Albanella 4, Montecorice 2, Camerota 1, Casal Velino 1, e Sapri 1.

Dopo i sequestri, però, resta sempre il rischio che gli immobili possano illegalmente ritornare nelle mani della Camorra. Proprio per questa ragione, nel terzo piano del Palazzo di giustizia è stato realizzato un pool che costantemente monitora i beni sequestrati al fine di prevenirne qualsiasi tipo di abuso. 

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata