Animali maltrattati e costretti a vivere in gabbie: nei guai 2 persone

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Animali maltrattati e costretti a vivere in gabbie: nei guai 2 persone

Cinque i titolari di aziende zootecniche tra i comuni di Altavilla Silentina e Serre che negli ultimi mesi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria, grazie all’attività di prevenzione e repressione di reati ambientali messa in essere dai carabinieri. Dopo una serie di controlli svolti insieme al personale del Nucleo Guardie Giurate del Wwf Salerno, i carabinieri della stazione di Borgo Carilia, coordinate dal comandante Vincenzo Cardiello, hanno accertato che un’azienda zootecnica dedita all’allevamento di circa 60 capi bufalini per la produzione e commercializzazione di latte crudo, esercitava la propria attività violando la normativa vigente in materia ambientale. I carabinieri, infatti, avrebbero anche accertato che l’impresa smaltiva illecitamente il letame, realizzando un vero e proprio deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi poiché abbandonato sul suolo ma, nel contempo, nonostante in possesso delle previste autorizzazioni Asl, risultava priva di vasche di stoccaggio, di platea per la maturazione del letame e di vasche a tenuta per raccogliere le acque ed i fanghi di lavaggio della sala mungitura che grazie alla fluoresceina, è stato accertato che venivano illecitamente smaltiti nei vicini terreni. Inoltre gli uomini dell’Arma avrebbero scoperto che tutte le strutture e i manufatti che costituivano l’intero centro aziendale, per circa 700/800 metri quadri, erano state realizzate in assenza del necessario permesso a costruire. E che gli animali venivano allevati in condizioni precarie. Il titolare dell’azienda ed il figlio sono stati denunciati anche per il reato di maltrattamento animale. I bufali, specialmente quelli di pochi mesi, erano costretti a vivere in gabbioni di dimensioni ridotte.

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