Strada disastrata e pericolosa, il caso della Sp54 tra Vibonati e Morigerati arriva in Provincia

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Strada disastrata e pericolosa, il caso della Sp54 tra Vibonati e Morigerati arriva in Provincia

Pericolose, disastrate, impossibili, abbandonate. Le strade del Cilento continuano ad essere il problema principale, e di non facile soluzione, che attanaglia il territorio. Sono l’emblema di un degrado del comprensorio più volte denunciato dagli stessi amministratori. Sotto la lente d’ingrandimento della Provincia di Salerno finisce la Sp 54 tra Vibonati e Morigerati, colpita da una frana 18 mesi fa. Lo smottamento ha comportato la chiusura ufficiale della strada per alcuni mesi, poi l’apertura a rischio e pericolo per chi la percorre ogni giorno. Terra e sassi su metà carreggiata rendono quasi impraticabile il passaggio. 

«Devo con sommo rincrescimento, lungi da spiriti polemici, segnalare per iscritto, avendolo fatto ripetutamente per via orale con amici, nonché con funzionari e dipendenti di questa amministrazione, il gravissimo disagio nascente dall’assoluta insicurezza nella quale versa questa strada», scrive in una missiva indirizzata ai vertici della Provincia di Salerno il sindaco di Vibonati Franco Brusco, riferendosi nello specifico «alla strada da via Roma al km 3+200 e al km 3+500 che ostacola il traffico da e per Morigerati». 

Il sindaco sollecita la Provincia perché la sp54 è l’unica strada di collegamento per Morigerati e per «non deprimere ulteriormente la vocazione turistica di questa area». La missiva di Brusco continua poi sottolineando che «il consigliere provinciale, Attilio Pierro, assessore ai Lavori Pubblici della passata amministrazione, profuse un grosso impegno a favore della viabilità del Cilento, programmando per l’arteria in oggetto, l’importo di 600mila euro dei fondi Por Fers, finalizzato alla messa in sicurezza, al ripristino ed al consolidamento a seguito di dissesti e movimenti franosi. Nonostante due interrogazioni di quest’ultimo del 16 marzo e del 30 novembre 2015, – continua il sindaco – il silenzio assordante di Codesto Ente e di quanti hanno responsabilità politico- amministrative, l’atteggiamento di inerzia, non può non essere ritenuto insopportabile quanto ingeneroso verso un’area del territorio che merita rispetto e attenzione».

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