Radio In Technicolor: dai palchi del Cilento al contratto con la tedesca Antstreet. L’intervista

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Radio In Technicolor: dai palchi del Cilento al contratto con la tedesca Antstreet. L’intervista

Si chiama “Seliano” il primo EP dei cilentani Radio In Technicolor.

In occasione di questa nuova uscita discografica cilentana li abbiamo intervistati.

D: Quando, dove e come nascono i Radio In Technicolor.
R: I Radio In Technicolor nascono a Capaccio. Effettivamente vengono alla luce dall’incrocio di due gruppi presenti alla stessa manifestazione musicale nel 2009. Circa un anno dopo, sia il mio gruppo che quello di Davide, Arcangelo e Vito si sono sciolti. Da lì è nata l’occasione per poter creare qualcosa insieme.

D: Quali sono le vostre influenze musicali?
R: Ovviamente ognuno di noi ha le sue preferenze e influenze. Per il nostro EP, però, abbiamo cercato di avvicinarci alle sonorità di gruppi come Interpool, King Of Leon, Joy Division. Ribadisco che si tratta di influenza sotto il profilo prettamente sonoro non a livello di composizione.

D: Siete prodotti dalla tedesca Antstrett: come siete entrati in contatto con questa etichetta?
R: Molto semplicemente ci trovavamo al MEI 2010 per autopromuoverci alle varie etichette. Dopo un mese siamo stati contattati dal management fiorentino Alkemist Fanatix Europe con la proposta di firmare un contratto con questa etichetta tedesca.

D: C’è chi scrive prima il testo, chi parte dalla musica: come nascono invece le canzoni dei Radio In Technicolor? E, a vostro avviso, in una canzone è più importante il testo o la sostanza, e cioè la linea melodica dove il testo poi si poggia?
R: Posso dire che nel nostro caso nasce sempre prima la musica. Dopo, in disparte, mi dedico all’elaborazione di un testo da poggiare sul tappeto sonoro creato in precedenza. In ogni caso, siamo convinti che non debba esserci una predominanza di una delle due componenti. Riteniamo sia più importante il giusto equilibrio tra le parti.

D: Qual è la condizione della musica e della cultura più in generale nel Cilento? Ci sono gli spazi adatti e gli impulsi che facciano in modo che i giovani si avvicinino alla cultura?
R: Sicuramente il Cilento è ricco di artisti che cercano di farsi notare. Tristemente dobbiamo dire che gli spazi concessi alle manifestazioni artistiche sono ridotti e di solito non offrono visibilità agli autoctoni. La prassi prevede l’invito di artisti provenienti da altre zone.  Nonostante sia piacevole venire a contatto con realtà diverse da quella locale, crediamo sarebbe bene approfondire la nostra, essendo fiorente e viva.

D: Vedo che, a differenza di altre aree del Cilento, povere dal punto di vista culturale, sia come locali e centri di aggregazione che come organizzazione di eventi e vita sociale, la zona di Agropoli e dintorni sta crescendo sempre di più sotto questo punto di vista. Ci sono associazioni che organizzano serate di interesse, c’è partecipazione di giovani che non si limitano a stare al bar o al massimo ad andare in discoteca o in locali, diciamolo pure, tamarri: secondo voi come mai nel Cilento è così diffuso questo lassismo fra i giovani?
R: Io penso che ognuno sia libero di dare spazio alle proprio ambizioni, alle proprie inclinazioni. Di certo non si condanna chi preferisce una serata al bar, piuttosto che alle serate di interesse. L’importante è che ci sia lo spazio per tutti. È chiaro che sarebbe preferibile sentire l’interesse di un intera popolazione, saperla attiva su vari fronti, infatti si dovrebbe cercare di coinvolgerla sempre il più possibile. Aldilà di questo, è evidente che il lassismo tra i giovani è diffuso, e non solo nel Cilento, ma sia il risultato di tante componenti derivanti dai tempi che corrono. Per quanto questo possa risultare scontato.

D: Com’è stato per voi crescere (sia musicalmente che nella vita di tutti i giorni) nel Cilento?
R: Vivere in posti come Castellabate o Capaccio, offre dei vantaggi. Sono posti intimi e privi del caos che caratterizza città metropolitane. Si cresce bene e in maniera tranquilla. Ovviamente, ad un certa età e avendo delle ambizioni, questi stessi posti ti costringono in maniera pesante.

D: Progetti per il futuro? Avete già altri brani in cantiere?
R: Al momento attendiamo i risultati del primo EP e da lì valuteremo anche ipotesi future, tenendo presente che è nostra intenzione realizzare un album prima possibile. Si, stiamo lavorando ad alcuni brani, ma è tutto ancora in fase embrionale.

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