Produrre il pellet da biomasse agro-forestali nel Vallo di Diano: la proposta in una tesi universitaria

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Produrre il pellet da biomasse agro-forestali nel Vallo di Diano: la proposta in una tesi universitaria

Un progetto di sviluppo sostenibile, produrre il pellet da residui agro-forestali a filiera corta nel Vallo di Diano. E’ la proposta nata da un progetto di un giovane ingegnere valdianese, Donato Cantalupo, presentato nella sua tesi di master sulle energie alternative al Politecnico di Milano.

Si tratta di un impianto energeticamente autosostenibile, grazie ad un cogeneratore a cippati, cioè un sottoprodotto del pellet, che produce energia elettrica e calore per l’essiccazione della biomassa. Il progetto verrà illustrato nell’aula consiliare della Certosa di San Lorenzo a Padula, il 29 marzo alle 10:30, nel corso del convegno “Il valore ecologico, economico e sociale delle biomasse prodotte nel Vallo di Diano”. A presentarlo saranno gli ingegneri Cantalupo e Langone. Mentre Enzo Manzolillo, ingegnere e imprenditore del Vallo  di Diano, illustrerà la valenza sociale, economica ed ecologica della proposta nel suo complesso.

«Il progetto è frutto di uno studio rigoroso ha commentato Roberto De Luca, reponsabile Codacons Vallo di Diano – ed è immediatamente utilizzabile da parte di eventuali investitori sia pubblici che privati. L’ideale sarebbe creare un “progetto di comunità”, così come definito dall’ingegnere Manzolillo, sulla base della proposta stessa. Molto dipenderà – conclude – dalla volontà degli  imprenditori, degli istituti di credito e degli enti locali che parteciperanno al convegno».

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