Operazione anti tsunami, Pierro: «31 comuni a rischio maremoto. Provincia ha sponsorizzato Camerota e Palinuro»

«Sabato è stato il culmine di 14 mesi di lavoro dove la Provincia si è impegnata per far si che l’esercitazione avvenisse anche nel Cilento», tuona così l’assessore ai Lavori Pubblici di palazzo Sant’Agostino, Attilio Pierro. E’ stato lui ad accompagnare per tutto il tour cilentano il capo del dipartimento della protezione civile nazionale Franco Gabrielli. Le prove di soccorso e le esercitazioni che rientrano nella prova antitsunami dovevano essere svolte solo nella città di Salerno. Queste sono state le prime disposizioni, circa un anno fa, del dipartimento. Ma, nel mezzo di un incontro tra politici e amministratori, l’assessore Pierro sottolineò l’importanza di introdurre nel progetto le due località cilentane esposte a maggiore rischio nel caso di tsunami provocato dal distaccamento di una parete roccioso dal vulcano sottomarino Palinuro.

«La Provincia ha sponsorizzato le località di Palinuro e Camerota – afferma Pierro – oggi, con la visita di Gabrielli, siamo solo al culmine di oltre un anno di lavoro, riunioni e progetti. Ho preso già l’impegno di far avere un contributo a questi due comuni in modo da terminare  il piano che diventerà obiettivo e cioè da guida per altre località». Il lavoro di questi mesi è stato anche quello di impartire corsi di aggiornamento agli impiegati dei comuni, ai cittadini e ai ragazzini delle scuole. In provincia di Salerno sono 31 i comuni a rischio maremoto e il piano pilota di Camerota e Palinuro servirà a tutte queste altre località, in più sarà trasmesso al dipartimento nazionale.

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