Lo spettacolo teatrale di Giancarlo Guercio, “Quem queritis? – Il caso Mastrogiovanni”, al “La Provvidenza” di Vallo della Lucania il 7 dicembre

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Lo spettacolo teatrale di Giancarlo Guercio, “Quem queritis? – Il caso Mastrogiovanni”, al “La Provvidenza” di Vallo della Lucania il 7 dicembre

Il 7 dicembre il teatro “La Provvidenza” di Vallo della Lucania ospiterà il nuovo spettacolo di Giancarlo Guercio, “Quem queritis” – Il caso Mastrogiovanni.

Per l’attore di Buonabitacolo questo spettacolo rappresenta “un grande sforzo di scena che richiede un’intensità, una totalità di coinvolgimento come non mi era mai capitato”, dichiara Guercio.

Sono felice di aver trovato tanti validissimi collaboratori che hanno creduto in questo importante progetto e stanno dando il proprio apporto professionale per costruire lo spettacolo; c’è bisogno di emozioni e di riflessioni profonde, soprattutto in un momento in cui l’etica, i rapporti umani, la dignità della persona sembra abbiano perso portata. C’è bisogno di ritrovare un senso collettivo dell’agire e dell’andare e questo spettacolo ci avvicina un po’ tutti perché ci fa solidarizzare, ci fa stringere in un’emozione. Bisogna riflettere e se serve condannare, considerando sempre il profondo rispetto che si deve avere per la dignità di ogni essere, umano e non”.

“Quem queritis – Il caso Mastrogiovanni” è uno spettacolo ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto ma che, in quel periodo, non balzò sulle prime pagine dei quotidiani nazionali.

Nell’agosto del 2009 Francesco Mastrogiovanni viene trovato morto nella stanza del reparto psichiatrico all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, dov’era ricoverato da quattro giorni, con delle ferite molto profonde ai polsi e alle caviglie  e che, secondo i periti, sarebbero state provocate da una legatura prolungata con legacci di plastica rigida o fil di ferro.

CHI E’ MASTROGIOVANNI – Francesco Mastrogiovanni, un maestro elementare di Castelnuovo Cilento, era stato uno degli imputati del processo Marini, il giovane di Salerno che nei primi anni settanta venne accusato di aver ucciso Falvella, un fascista, con una coltellata. In quell’occasione Mastrogiovanni, che era stato ferito con un coltello  a una gamba, fu assolto al processo dopo un anno di galera mentre Marini fu condannato a nove anni).
Nel 1999 il ritorno a Salerno, in una scuola di Castelnuovo Cilento, dopo alcuni anni trascorsi a Bergamo per insegnare, un altro episodio particolare: fermato dai carabinieri nel capoluogo, pare che reagì in modo inconsulto ad un controllo. Venne portato in caserma, processato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, condannato in primo grado a tre anni. Sconta un mese di carcere e cinque di arresti domiciliari e il ricorso in Appello gli dà ragione: viene pienamente assolto per non aver commesso il fatto.

COSA ACCADDE IN QUEI GIORNI – Sembra che il 30 luglio 2009, secondo informazioni pare attribuite agli ambienti delle forze dell’ordine, Mastrogiovanni avesse preso una strada contromano e tamponato 4 auto. La sua famiglia nega questa storia mostrando la foto dell’auto di Francesco. Ma il giorno dopo nel campeggio dove stava alloggiando viene circondato da vigili e polizia, catturato e portato nel reparto Tso (trattamento sanitario obbligatorio) dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania e lì tenuto per quattro giorni legato ad un letto di contenzione. Quattro giorni dopo, il 4 agosto 2009, Mastrogiovanni muore. Nel referto medico, dopo l’autopsia, la causa della morte è imputabile a edema polmonare, causato dal condizionamento a cui era stato sottoposto.

Le prove schiaccianti di una malasanità inaccettabile sono state immediatamente appurate grazie alle telecamere interne dell’ospedale che hanno ripreso l’intera scena del ricovero e hanno evidenziato l’incuria e l’inadeguato trattamento sanitario”.

“L’idea di lavorare verso una messinscena teatrale – continua Guercio –  è nata per il desiderio di raccontare a più livelli e quindi anche con il linguaggio teatrale una storia difficile, un fatto che la società non deve accettare ma condannare, trattandosi di una vicenda sulla quale bisogna tenere alta l’attenzione pubblica, sensibilizzare quante più coscienze al fine di non ammettere il ripetersi di azioni così crudeli”.

Lo spettacolo ha trovato anche la collaborazione del comitato “Giustizia e Verità per Franco” che dall’agosto 2009 si spende per ricostruire i fatti avvenuti nell’ospedale di Vallo della Lucania nei giorni del ricovero di Franco Mastrogiovanni e di assicurare che giustizia sia fatta in merito alle responsabilità sull’accaduto.

L’appuntamento con lo spettacolo è previsto per il 7 dicembre alle 20:30 presso il teatro “La Provvidenza” di Vallo della Lucania.

Per info e dettagli sui biglietti 320.4734163

 

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