Peculato, procura di Napoli chiede archiviazione per Cobellis, Fortunato e Valiante

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Peculato, procura di Napoli chiede archiviazione per Cobellis, Fortunato e Valiante

Era l’estate del 2013 quando la procura della Repubblica del tribunale di Napoli ha messo sotto inchiesta 57 consiglieri regionali con l’accusa di corruzione e peculato. A distanza di 3 anni la stessa procura ha deciso l’archiviazione dell’indagine per gli ex consiglieri regionali Giovanni Baldi, Antonio Valiante, Luigi Cobellis, Angelo Giancarmine Consoli, Giovanni Fortunato e Petrone Anna. Tra questi i tre cilentani Luigi Cobellis, Antonio Valiante e Giovanni Fortunato. Dai primi sondaggi emergeva che Cobellis, capogruppo del partito ‘Unione di centro’, si sarebbe indebitato di ben 29.008 euro, mentre Valiante, del ‘Partito democratico’, di 11.300 euro e infine Fortunato, dal 2011 consigliere del consiglio comunale di Santa Maria in lista di elezione ‘Lista civica’ con ben 20.150 euro. La presunta colpevolezza degli imputati stava nel fatto di aver abusato di alcuni rimborsi pubblici per effettuare delle spese personali. Pernottamenti in alberghi, ristoranti e banali spese per la casa. «Io ho sempre detto che sarebbe successo – scrive sui social Luigi Cobellis – perché ero sicuro e certo di come ho tenuto il mio ruolo in questi anni». Il capogruppo Udc ha infatti riportato sul proprio profilo facebook l’allegato degli atti dettagliati del Tribunale al fine di chiarire, attraverso un’attenta trasparenza, la sua esenzione dalle colpe. 

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