Sgominata banda di contrabbandieri di gasolio: 8 arresti, nei guai grossisti salernitani
| di Marianna ValloneL’inchiesta è iniziata dal controllo di un camion risultato regolare, ma solo in apparenza. Otto persone sono state arrestate dagli uomini della guardia di finanza di Roma nell’ambito di un’inchiesta sul contrabbando di gasolio. Secondo quanto accertato dagli investigatori, oltre quattromila tonnellate sarebbero state introdotte clandestinamente in Italia dal 2013 ad oggi e ci sarebbero 15 milioni di euro di accise non pagate. Un sodalizio che coinvolgeva sei Paesi europei (Italia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania e Malta) e che ha coinvolto 8 persone accusate dei reati di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. Tra gli arrestati, per lo più di Grosseto, spuntano due nomi salernitani, F.T. e M.S., grossisti dei mercati di Salerno e Roma, che sono ai domiciliari. Dalle indagini sarebbe emerso che il gasolio veniva comprato nel nord della Germania per essere destinato in modo fittizio a Grecia e Malta ma in realtà veniva stoccato presso grossisti di Roma e Salerno, dove arrivava, adulterato con additivi per farlo sembrare olio per autotrasporto. E non in cisterne ma in contenitori di plastica trasportati su tir telonati, perché non sottoposte a particolari controlli. I proventi dell’attività venivano gestiti da società fantasma localizzate tra Londra e Praga attraverso bonifici effettuati sul circuito bancario estero.
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