Dimissioni Polimeni, De Luca punta al doppio incarico: si oppongono Lorenzin e M5s

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Dimissioni Polimeni, De Luca punta al doppio incarico: si oppongono Lorenzin e M5s

Lo scorso 21 marzo il commissario per la sanità regionale, Joseph Polimeni ha annunciato le dimissioni a far data dal 3 aprile. La notizia ha senza dubbio colpito tutti, dai sindaci ai consiglieri regionali fino allo stesso presidente De Luca. Diverse sono infatti state le reazioni scatenate dalle dimissioni di Polimeni. A quanto pare Polimeni si prepara ad assumere l’incarico di direttore sanitario dell’azienda ospedaliera universitaria senese. Ora si attendono le decisioni del governo che non possono che indirizzarsi su due possibili disposizioni: nominare un nuovo commissario per la sanità in Campania oppure accogliere la richiesta del presidente Vincenzo De Luca, il quale sembra puntare ora sul doppio incarico cercando dunque di ricoprire anche quello di commissario secondo quanto consentirebbe un emendamento all’ultima legge di Stabilità. Durante lo scorso dicembre, infatti, è stata approvata la legge finanziaria che ha annullato la mozione di incompatibilità precedentemente vigente.  Per il momento la funzione provvisoria di commissario governativo è passata a Claudio D’Amaro. 

Ma per De Luca la strada per diventare commissario non sembra poi così facile. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin non sembra infatti essere d’accordo. «De Luca non ne sta facendo mistero, sono ormai mesi che lo chiede, ha dichiarato Lorenzin al termine della conferenza Stato-Regioni -, ma c’è una legge fatta col patto della salute e approvata da tutte le regioni che prevede che il controllore e il controllato non siano la stessa persona. Vero che dal parlamento con un emendamento all’ultima legge di bilancio si dà la possibilità al governo di rivedere in determinate condizioni questa norma, ma  – conclude resta una scelta collegiale del governo». Nel frattempo, il presidente De Luca che al posto di commissario sanitario sembra tenerci particolarmente controbatte affermando che i cittadini campani lo hanno votato anche sulla base dei risultati fallimentari della precedente gestione della sanità da parte del commissario di governo. 

La risposta del M5s Campania I pentastellati campani sono pronti ad attaccare De Luca attraverso una mozione di non gradimento nei confronti dell’assessore al bilancio della regione Campania Lidia D’Alessio, e una lettera appello indirizzata al ministro della Salute Lorenzin e dell’Economia Padoan sottoscritta dai consiglieri regionale campani e dai parlamentari per scongiurare la nomina del presidente De Luca a commissario ad acta della sanità. «Il presidente De Luca è un baro che gioca a poker con il futuro dei campani – sottolinea la capogruppo del M5s Valeria Ciarambino – per l’ennesima volta si fa precipitare la regione nel baratro dell’illegalità. Invece di spalmare il debito dell’ente come prevede la legge sui tre anni – spiega – fa un’operazione in cui falsa il bilancio, ordinando all’assessore D’Alessio di spalmare il debito in trent’anni. De Luca tradisce le norme e il principio di solidarietà generazionale – accusa Ciarambino – caricando il debito sui prossimi tre decenni in modo unilaterale e in barba alle leggi. Mi chiedo se sia opportuno mettere nelle mani di De Luca – evidenzia la capogruppo – l’80 per cento del bilancio della regione affidandogli la sanità. De Luca, insomma, è nuovamente all’incasso – aggiunge – garantisce il sostegno elettorale a Renzi per il congresso del Pd. Renzi baratta la sanità in cambio del sostegno di De Luca alle primarie – aggiunge in conclusione – e sul piatto il presidente De Luca mette anche l’inserimento come capolista del figlio prediletto».

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