Che ci fanno una siringa e un cucchiaio in un vicolo di Marina di Camerota?

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Che ci fanno una siringa e un cucchiaio in un vicolo di Marina di Camerota?

Cosa ci fanno una siringa e un cucchiaio in un vicolo di Marina di Camerota? Nella migliore delle ipotesi si tratta di un accostamento fortuito, nella peggiore si tratta di resti dopo il consumo di droga. E quale? Siamo in uno dei vicoletti del borgo marino dove gli abitanti non ricordano, fuori dalla sbornia estiva, episodi che rimandino a consumo di sostanze allarmanti come l’eroina. Siamo in via Pantaleo Lamanna, pochi passi dal mare, e qui sabato mattina come in un angolo degradato di qualunque città c’è adagiata a terra una siringa, un cucchiaio e un fazzoletto di carta. La siringa è senza ago e non è di quelle sottili comunemente vendute nei kit insieme all’acqua distillata in tanti sportello di farmacie italiane dove i tossicodipendenti, particolarmente di notte, fanno la fila. Ma è di quelle più grosse. Chi è più avanti con gli anni ricorda un ritornello comune: da queste parti è arrivata ogni tipo di droga ma tra i residenti l’eroina è stata sempre tenuta lontano.

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