Cilento, dalla terra emergono tesori che risalgono a più di duemila anni fa

Un’importante scoperta quella di ieri mattina fatta nei reperti archeologici di Capaccio Paestum. Gli archeologi stavano scavando in una zona dietro al tempio di Nettuno quando ad un tratto hanno visto emergere dal terreno un frammento di un oggetto. Allora hanno iniziato a scavare con molta cura ai lati dell’oggetto per evitare di danneggiarlo. Dopo aver pulito per bene il reperto pervenuto si sono resi conto che si tratta di un frammento di coppa di tipo ionico. Le ricerche hanno poi rilevato le impronte digitali presenti sul frammento della coppa, le quali risalirebbero alla seconda metà del VI secolo a.C. Mentre l’altro ieri è stato anche scoperto un muro in blocchi antecedente al IV secolo a.C. I lavori si stanno svolgendo in un quartiere abitativo già in parte scavato. Gli scavi hanno preso inizio il 17 ottobre e proseguiranno per oltre un mese. Il direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel, afferma che in quel luogo si vedono dei muri di case private di epoca romana ed esprime, quindi, la volontà nel  cercare i livelli più bassi, quindi più antichi che sarebbero quelli della città greca.

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