Chiusura Cilentana, Iannone: «La colpa è dei tagli dei Governi Monti e Letta»

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Chiusura Cilentana, Iannone: «La colpa è dei tagli dei Governi Monti e Letta»

Mentre il Cilento chiude le sue strade schiacciato dalle frane, i politici si passano la palla delle responsabilità. Ultima, in ordine di tempo, quella che arriva da palazzo Sant’Agostino. «Nonostante la Provincia stia producendo ogni sforzo per affrontare i gravi problemi del territorio – spiega il presidente Antonio Iannone – la riduzione dei trasferimenti statali rende impossibile un’efficace risposta. Rispetto al 2010, abbiamo ricevuto un taglio drastico dei trasferimenti che sono passati da 50 milioni di euro agli attuali 6,5 milioni». 

Per Iannone la colpa è dei tagli del Governo. «La spending review – ha detto il presidente in una nota – ha previsto per il nostro Ente una riduzione di ulteriori 28 milioni di euro e ogni anno abbiamo dovuto fronteggiare debiti fuori bilancio per la cattiva gestione delle precedenti amministrazioni di centrosinistra mediamente di 7 milioni annui. Complessivamente, negli ultimi 24 mesi, abbiamo avuto più di 200 milioni di euro in meno da dedicare ai servizi fondamentali».

Lunedì mattina è stata chiusa definitivamente una delle arterie di collegamento più importanti del Cilento. (ARTICOLO) L’assessorato ai Lavori Pubblici della Provincia, guidato da Attilio Pierro, ha comunicato la chiusura totale al transito della sp 430 al km 109+500 ed è stato anche ordinato, sulla sp 45, il transito a tutti i veicoli con portata di peso non superiore ai 35 qunitali.

«Sono mesi – continua Iannone – che denuncio i pesanti effetti che avrebbero avuto su scuole e strade i tagli criminali e la dialettica sull’abolizione delle Province operati dai governi Monti e Letta. Oggi è paradossale che proprio i rappresentanti provinciali del PD (partito che esprime Letta e che vanta inutili rappresentanti locali in seno al governo) facciano dello strumentale quanto inutile scandalismo politico sulla gestione dei servizi. Dovrebbero avere almeno la decenza di tacere se sono nella manifesta impossibilità di incidere sul governo a favore del territorio. Scampagnate e fumo a manovella non risolvono nulla, occorrono risorse per sistemare strade e scuole. Quello che sta succedendo è solo l’anticipazione del caos totale che ci sarà tra qualche mese quando a combattere con l’impossibilità non ci sarà più nessuno nelle Province e i piccoli comuni saranno lasciati al proprio destino».

«Alla luce di questo stato di fatto – conclude il presidente della Provincia – ho scritto al presidente del Consiglio, al ministro per le Infrastrutture, al ministro dell’Istruzione e al Prefetto di Salerno per renderli edotti della grave situazione che si è venuta a creare e dell’impossibilità di affrontare tempestivamente i guasti che riceve il territorio».

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