San Benedetto del Tronto, Fiba Cilento in giunta nazionale: eletto Raffaele Esposito

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San Benedetto del Tronto, Fiba Cilento in giunta nazionale: eletto Raffaele Esposito

Il 21 marzo a San Benedetto del Tronto si è svolto il congresso nazionale della FIBA (Federazione Italiana Balneari) per il rinnovo delle cariche nazionali. La provincia di Salerno, rappresentata dalla delegazione della Fiba Cilento, ha ottenuto l’elezione di tre componenti per l’ufficio di presidenza nazionale, tra questi quella di Raffaele Esposito che «ha un notevole valore per l’intero comparto balneare cilentano e per tutte le aziende balneari che si trovano ad esercitare le proprie attività in zone protette e tutelate».

Esposito, già presidente CAB Associazione balneari Camerota e dirigente Fiba Cilento, è colui che nel Cilento, assieme allo staff dirigenziale CAB/Fiba Cilento e al partenariato istituzionale del Parco nazionale del Cilento, ha ideato e promosso il modello di riqualificazione balneare in modo sostenibile attraverso il progetto denominato “I lidi del Parco”.

«Sono davvero felice per il nuovo incarico nazionale. – dice Esposito – Assumerò l’impegno con umiltà e senso di responsabilità per il bene delle aziende balneari  che oggi sono fortemente compromesse da direttive europee che non tengono conto della loro peculiarità e tipicità, naturalmente  con un occhio di riguardo alla mia terr».

Tra i primi obiettivi da raggiungere c’è la necessità di creare  un coordinamento importante e funzionale per l’intera costa salernitana, esportare il modello dell’ impresa balneare didattica (lidi didattici) promuovendo attività di destagionalizzazione dei flussi turistici coinvolgendo le scuole epromuovere la dieta mediterranea sulle spiagge.

«Dovremo – continua Esposito –contrastare in modo efficace con i colleghi della giunta nazionale la direttiva Bolkestein, che mette a rischio gli investimenti nel comparto balneare italiano, così come coordinare una serie di iniziative per proteggere  i litorali dal fenomeno di erosione costiera  e promuovere e chiedere alle istituzioni preposte una maggiore  tutela della risorsa mare».

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