Caso giunta Camerota, l’amministrazione: «Minoranza guardi problemi loro». Garofalo: «Mai esercitato ‘pressioni’»

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Caso giunta Camerota, l’amministrazione: «Minoranza guardi problemi loro». Garofalo: «Mai esercitato ‘pressioni’»

Dopo la consegna del mandato del consigliere di maggioranza Alfonso Esposito, che nella giornata di venerdì ha rassegnato le deleghe del Porto e del Demanio in mano al sindaco, arriva puntuale il commento dell’amministrazione Romano e in particolare dell’assessore Marco Garofalo. 

Il fatto Fonti vicinissime agli attori di questa vicenda raccontano di «forti pressioni esercitate nei confronti del presidente della società portuale per l’assunzione di una persona molto vicina al consigliere di maggioranza Marco Garofalo». Queste «pressioni», a detta di chi conosce molto bene i fatti, sarebbero state respinte dalla presidente Principe. La risposta della presidente non sarebbe piaciuta ad un componente di maggioranza che avrebbe chiesto la testa della stessa direttamente ad Antonio Romano. I fatti sarebbero finiti sulla scrivania del presidente del consiglio comunale, Alfonso Esposito, che in poco tempo ha voluto troncare la vicenda. La presidente del porto, la vicepresidente e un componente di peso della società portuale, avrebbero deciso di seguire la decisione di Esposito e molto probabilmente consegneranno le dimissioni lunedì.

Dal Comune I consiglieri comunali di Camerota hanno inviato una nota stampa «al fine di chiarire la propria posizione politica». Nella nota si legge: «Intendiamo esprimere massimo sostegno al sindaco per il lavoro svolto e per il prosieguo del cammino politico». Poi Troccoli, Garofalo, Del Duca, Laino, Ciorciaro e Abate si rivolgono alla minoranza: «Quanto alla richiesta di dimissioni formulata dall’opposizione – scrivono – respingiamo al mittente la stessa invitando i consiglieri di minoranza a guardare i problemi molto più gravi che sussistono in “casa loro”, dove rispetto ai noti fatti del Pozzallo e alla recente richiesta di restituzione di 200mila metri quadrati di terreno dei cittadini avanzata dalla Regione, anzichè seguire dichiarazioni di presa di distanza abbiamo assistito ad un “imbarazzante silenzio” a difesa di posizioni personali». Per il futuro i consiglieri sono decisi: «E’ nostra intenzione continuare a portare avanti il programma e ad ottenere risultati per la crescita di Camerota come fatto fin qui da un anno a questa  parte – poi si rivolgono ad Esposito – Auspichiamo, infine, che il consigliere Esposito possa proseguire il lavoro svolto all’interno dell’amministrazione come consigliere delegato al Porto, al Demanio Marittimo e all’Area Marina Protetta».

La nota di Garofalo In redazione è giunto anche il commento dell’assessore Marco Garofalo. Il componente della giunta Romano vuole precisare alcune cose riguardo «un articolo apparso sulle pagine di questo giornale in cui impropriamente viene fatto il mio nome». «Capisco la tecnica speciosa del fare un certo tipo di giornalismo, in quanto sovente si utilizza il modo ‘condizionale’ di un verbo per sottendere fatti ed illazioni non rispondenti al vero – sottolinea Garofalo – ma mi corre l’obbligo denunciare la falsità di quanto riportato nell’articolo in questione. Posso assicurare – continua l’assessore –  di non aver mai esercitato ‘pressioni’ avvalendomi della carica politica da me ricoperta, per qualsiasi favoritismo e men che meno per assunzioni di qualsiasi specie, anzi tengo a precisare – dice – che in questo lasso di tempo intercorso dall’insediamento dell’amministrazione Romano, in cui la società portuale ha visto la nomina di ben quattro presidenti, tutte le volte questa persona ‘a me vicina’ è stata proposta per la presidenza da esponenti della maggioranza, essendo tale nomina di carattere politico, ed io, sistematicamente, ho ritenuto inopportuno che la stessa avvenisse». Poi conclude: «Credo, piuttosto, che le argomentazioni contenute nel predetto articolo vogliano fornire una coperta larga a fatti e circostanze ben più concrete e prefigurare a tutti i costi scenari politici diversi».

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