Arresti per appalti in Provincia, Citarella punta il dito: nei verbali i nomi di Alfieri e Feola

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Arresti per appalti in Provincia, Citarella punta il dito: nei verbali i nomi di Alfieri e Feola

Finiscono i nomi di politici eccellenti nelle migliaia di pagine dei verbali dell’inchiesta “Due Torri”, che ha spedito in carcere ed ai domiciliari decine di imprenditori, condotta dalla procura e dalla Dda di Salerno, in merito alla manipolazione degli appalti banditi dalla Provincia ad opera di un presunto “cartello” d’imprese che si accordavano a tavolino, tra loro, per aggiudicarsi i pubblici incanti migliori, con la compiacenza di funzionari corrotti a suon di mazzette.

10 ore di interrogatorio Gli inquirenti hanno definito Giovanni Citarella il «capocordata» dell’operazione, che ha ottenuto i domiciliari. Gli assessori della vecchia giunta di centrosinistra di Angelo Villani, Franco Alfieri e Pasquale Stanzione, e quello dell’attuale esecutivo di Edmondo Cirielli, Marcello Feola, sono quelli indicati dal patron della Nocerina nell’interrogatorio reso ai pm Rosa Volpe e Guglielmo Valenti. Un interrogatorio durato circa 10 ore dove l’imprenditore Citarella ha dichiarato:«C’è una differenza – parla così davanti ai magistrati il patron della Nocerina – Alfieri e Stanzione hanno subito il ‘potere’ di Luigi Di Sarli, che elargiva mazzette ai funzionari e dirigenti provinciali». L’attuale assessore ai lavori pubblici di Palazzo Sant’Agostino, invece, avrebbe esercitato il suo potere precisando agli imprenditori che gli chiedevano di essere invitati a partecipare a qualche lavoro che «decido io chi invitare». Anche se precisa che con l’amministrazione Cirielli «le cose erano cambiate». Ma evidentemente non di molto visto che i piccoli imprenditori si lamentavano di non aggiudicarsi mai un lavoro: «pare che le cose siano tornate come prima del 2008 — ha aggiunto Citarella — ossia con la divulgazione illecita degli elenchi».

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