Modesto e Pasquale, militari sulla nave salvataggio Proteo nel 1953 si riabbracciano dopo 60 anni

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Modesto e Pasquale, militari sulla nave salvataggio Proteo nel 1953 si riabbracciano dopo 60 anni

Erano quasi 61 anni che non si incontravano. Modesto Iannuzzella, classe 1932, e Pasquale Scannapieco, classe 1931, si sono conosciuti durante il servizio militare nella Marina tra il 1953 e il 1955, periodo in cui hanno legato molto. Sulla nave da salvataggio Proteo si viveva come una grande famiglia, spesso in navigazione e lontano da casa in giro per il mondo. Da Tolone, Marsiglia e Villafranca in Francia passando per Gibilterra e le Azzorre senza dimenticare le Bermuda, la Virginia e Calamata in Grecia. Dopo essersi congedati ognuno è andato per la sua strada, ognuno con i suoi ricordi. Modesto e Pasquale però non hanno smesso di cercarsi. Modesto, anni dopo, era anche riuscito a rintracciare l’indirizzo di Pasquale, a Salerno, ma una volta giunto sul posto l’amara sorpresa. «Pasquale è emigrato» spiega un vicino. Gli anni passano e le rughe si accumulano. I due ventenni che si erano conosciuti qualche anno prima sono diventati uomini e mettono su casa e famiglia con tanti sacrifici. Sono gli anni del boom economico.

«Una grande emozione, per entrambi», queste sono le uniche parole che Modesto usa per descrivere il momento in cui, dopo 61 anni, si è riabbracciato col caro amico. Una situazione nata per caso. Pasquale dopo anni ancora si ricordava che Modesto abitasse dalle parti di Casal Velino nei presi di un paese chiamato Acquavella, in campagna. Cogliendo un’occasione propizia Pasquale ha chiesto ad un suo conoscente di San Giovanni, nel comune di Stella Cilento, se conoscesse un certo ‘Modesto’ ricevendo però risposta negativa. Ma si sa, i paesi del Cilento sono piccoli e le voci corrono. Arriva a casa di Modesto il fratello, Elviro, che lo informa che c’è un certo signore di Salerno che lo cerca. Appena capito di chi si trattasse immediatamente Modesto si è attivato, non gli pareva vero. Dopo diverse ricerche è riuscito a rintracciare il numero di casa di Pasquale. «Pronto!» esclama l’anziano «Sto cercando Pasquale». A rispondere è la figlia, Pasquale non è in casa ma la sera stessa sarà lui a richiamare e a fissare l’incontro. Eccoli, dopo oltre 60 anni e riabbracciarsi, commossi. Per qualche ora è come se tutti quegli anni non fossero mai passati. I ricordi che avevano conservato della loro giovinezza riprendono vita. «Un’esperienza bellissima» commentano i parenti di ognuno, che sono stati spettatori di questo commuovente ed inaspettato incontro. Sono storie come queste che ci ricordano che nella vita tutto è possibile e che non bisogna dare nulla per scontato. Storie che si nascondono dentro ogni famiglia, in ogni casa, momenti da fissare nella mente e da raccontare perché rendono la vita bella e degna di essere vissuta. Fino in fondo.

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