Incontro tra commissario, Yele e sindaci: dal 3 febbraio il Co.ri.sa 4 chiuderà, i rifiuti non saranno più raccolti

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Incontro tra commissario, Yele e sindaci: dal 3 febbraio il Co.ri.sa 4 chiuderà, i rifiuti non saranno più raccolti

L’incontro. Durante la mattinata di sabato 28 gennaio si è tenuta l’assemblea dei lavoratori Yele insieme al commissario del Co.ri.sa 4, il presidente e il direttore della Yele e alcuni degli amministratori dei comuni che aderiscono al consorzio. Grande attesa per i comuni maggiormente morosi Camerota, Centola e Ascea, ma era presente solo quest’ultimo con il vicesindaco con delega all’ecologica Antonio Criscuolo.

Il commissario del Co.ri.sa 4. Ad illustrare la situazione il commissario del Consorzio, Domenico Del Guadio, il quale annuncia la chiusura del consorzio da venerdì 3 febbraio poiché la mancanza di liquidità non permette l’utilizzo delle strutture e dei mezzi del consorzio. A tal proposito il commissario da martedì 31 gennaio inizierà a incontrare i vari sindaci dei comuni consorziati al fine di risolvere i problemi in merito alla gestione dei rifiuti e al pagamento di tale servizio: “Devo capire dai nostri sindaci quando possiamo avere una boccata d’ossigeno”.

Il presidente della Yele, Marcello Ametrano, ha illustrato qual è stato il suo lavoro, ovvero una “gestione improntata sul risparmio, ho tagliato le consulenze e quanto più ho potuto. Ho anticipato un milione e mezzo di euro sui comuni morosi per pagare una mensilità. Perché alcuni comuni pagano e altri no?”

Sono seguiti gli interventi dei sindacati presenti alla riunione ovvero Fast/ambient, Snaf e Uil i quali hanno rivendicato i diritti dei lavoratori e come la situazione non sia più tollerabile.

Il vicesindaco di Ascea Antonio Criscuolo. L’intervento più atteso, però, è stato quello di Antonio Criscuolo il vicesindaco di Ascea il quale ha ribadito che il suo comune non è lo “Schettino” della situazione: “Non sono gli 850 mila euro che il comune di Ascea deve alla Yele ad aver affossato la gestione dei rifiuti del Cilento”. Criscuolo punta il dito contro i costi di amministrazione della società a partire dall’affitto delle strutture: “A mio avviso il dissesto finanziario della Yele dipende dalla Yele”.

Inevitabile l’intervento di Ametrano il quale precisa che la Yele ha crediti, e non debiti, per un ammontare di 15 milioni. Il problema della Yele è riscuotere i crediti.

Il direttore Sergio di Blasi. A tal proposito il direttore Sergio di Blasi ha illustrato al Giornale del Cilento la via da intraprendere; “La soluzione è quella che prevede la legge, cioè il conto dedicato, poiché i comuni utilizzano i fondi provenienti dalla Tarsu per altri scopi, con il conto dedicato questo non sarebbe più possibile”. Al direttore abbiamo chiesto anche dei 5 milioni di euro che la Yele avanza dal Co.ri.sa 4 “Noi avanziamo oltre 5 milioni di euro dal Co.ri.sa 4 e il problema è sempre lo stesso: i comuni non pagano il consorzio e quindi noi non possiamo essere pagati nemmeno dal consorzio”.

L’autonomia gestionale dei rifuti. Gli animi si sono accesi con gli interventi degli altri sindaci tra cui Marsicano, sindaco di Pisciotta, e Spinelli, sindaco di Castellabate, insieme ad Ametrano rivendicavano l’importanza dell’autonomia gestionale dei rifiuti, punto che ha ricevuto una critica: come si può pretendere di gestire il ciclo dei rifiuti e il Polo ecologico se non riusciamo a pagare nemmeno lo smaltimento ordinario dei rifiuti?

Rateizzazione del debito di Ascea? A fine mattinata tra il commissario Del Gaudio e il vicesindaco di Ascea si è giunti ad un accordo: nei prossimi giorni si contratterà la rateizzazione del debito che il comune di Ascea ha nei confronti della Yele.

Il Co.ri.sa 4 chiuderà. Un altro punto importante riguarda la raccolta dei rifiuti. Dal 3 febbraio il consorzio chiuderà le proprie strutture e non garantirà più il servizio di raccolta rifiuti. Nel frattempo i lavoratori della Yele continuano la protesta contro il mancato pagamento delle mensilità arretrate, nonostante il versamento di una mensilità.

Abbiamo chiesto informazioni al commissario Del Gadudio:

Per quali motivi il consorzio, da venerdì 3 febbraio, cesserà la propria attività: “I servizi saranno sospesi perché noi non siamo nelle condizioni di garantire la sicurezza ai lavoratori. Se noi non possiamo cambiare una ruota ad un camion non possiamo mandare i lavoratori allo sbaraglio con il pericolo che si facciano male”.

Fino a quando durerà la sospensione del servizio: “Finchè non arrivano i soldi che ci consentono di far fronte con efficienza alle necessità, come assicurare il carburante, pagare gli stipendi”.

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