Coldiretti Salerno, Rosita Stoia è la nuova delegata di Giovani Imprese: guiderà un gruppo fatto anche di cilentani

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Coldiretti Salerno, Rosita Stoia è la nuova delegata di Giovani Imprese: guiderà un gruppo fatto anche di cilentani

Rosita Stoia, 26 anni, di Tramonti, laureanda in giurisprudenza e titolare di un’azienda agrituristica, è stata eletta delegata provinciale Giovani Imprese di Coldiretti Salerno. Stoia, guiderà un direttivo composto dagli imprenditori agricoli Annamaria Torre (Agropoli), Riccardo D’Alessio (Capaccio), Domenicantonio Cembalo (Campagna), Monica Amato (Nocera Inferiore), Roberto Mancuso (Sarno), Antonio Avagliano (Cava De’ Tirreni), Antonio Azzeo (Oliveto Citra), Fabio Altamura (Pontecagnano), Angelo Petolicchio (Giffoni Valle Piana), Rosa Barbato (Sala Consilina), Fabio La Vecchia (Teggiano), Maria Cristina Masi (Roccadaspide), Angelo Tancredi (Sapri) e Anselmo D’Angiolillo (Vallo Della Lucania). L’assemblea è stata presieduta dal numero uno di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio, dal direttore Salvatore Loffreda, dal segretario dei Giovani, Azzurra Liliano, e dalla delegata uscente, Irma Sorgente.

«L’obiettivo è di dare continuità al lavoro svolto finora dal Gruppo Giovani – le prime parole della neo delegata Stoia – i giovani hanno voglia di dare un forte contributo allo sviluppo economico e sociale del territorio, che proponga fattori di conoscenza, di innovazione, di nuova imprenditorialità, di attrattività per nuovi investimenti e che ponga l’accento sull’importanza del settore agricolo, come volano di crescita economica ed occupazionale». Nel corso dell’assemblea, il presidente provinciale Vittorio Sangiorgio ha annunciato l’impegno della Coldiretti per favorire la nascita, in seno alla Camera di Commercio, di un tavolo di coordinamento delle Giovani Organizzazioni imprenditoriali salernitane: «Un’iniziativa – ha spiegato Sangiorgio – già sperimentata in ambito nazionale grazie all’impegno dei Giovani di  Coldiretti e che ha l’obiettivo di raccordare le azioni dei gruppi imprenditoriali giovanili sul territorio, interlocutore unico su questioni di particolare rilevanza nei confronti delle istituzioni locali, sociali ed economiche. Il coordinamento, che auspichiamo possa essere istituito in tempi brevi presso la Camera di Commercio di Salerno  – ha concluso Sangiorgio – dovrà essere non solo uno stimolo per i giovani nel fare impresa ma anche e soprattutto “buon esempio” nel fare rete, un modello di governance che dia vita a progetti concreti, per valorizzare le diverse esperienze e lavorare sulle criticità, portando avanti nuovi modelli di dialogo e concertazione».

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