Cilentana chiusa, ingegnere: «Ecco come fare per riaprire la strada in poco tempo con meno soldi» (VIDEO INTERVISTA)

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Cilentana chiusa, ingegnere: «Ecco come fare per riaprire la strada in poco tempo con meno soldi» (VIDEO INTERVISTA)

E’ difficile ascoltare tante voci. E’ quasi impossibile per un cittadino non esperto in materia trovare la ragione. Ma, sicuramente, le dichiarazioni di un ingegnere potrebbero essere di aiuto per chi è incaricato alla risoluzione di un problema che si chiama ‘Cilentana’. La strada, ormai da un anno, è al centro della cronaca locale. Fino alla fine di gennaio dell’anno corrente l’arteria è stata aperta a una sola corsia. Dopo questo lungo periodo, però, la situazione è peggiorata e, oltre la frana in località ‘Gorgo’, sempre tra Prignano e Agropoli il pilone del viadotto è danneggiato e la strada si è abbassata di diversi centimetri. La Provincia si è confrontata con l’Anas. L’assessore ai Lavori pubblici, Attilio Pierro, è sotto il mirino degli operatori turistici della zona, ma se dovessimo affibbiare colpe nessuno saprebbe da dove cominciare. Sindaci, assessori, consiglieri, presidenti, Provincia, Regione e Comuni: gli amministratori sono tanti, come i politici e i tecnici degli enti. Dai palazzi continuano ad affermare che «mancano i fondi». Intanto la paura di un fallimento estivo è tanta.

Il caso è stato preso a cuore dal Movimento 5 stelle del Cilento. I grillini hanno presentato un esposto alle procure di Salerno, Napoli e Vallo della Lucania. Il tribunale di quest’ultima, dopo la segnalazione, ha deciso di aprire un fascicolo di indagini. Dalla Provincia, gestore della strada, fanno sapere che i lavori partiranno entro giugno. Intanto lungo il percorso alternativo la situazione non è delle migliori. Il carico del traffico diventa sempre più intenso e la strada sta per cedere anche lì, in diversi punti. Con la chiusura della Cilentana la situazione tende al peggioramento. Ai microfoni di Lorento Lentini, componente del Movimento 5 stelle, ha parlato il direttore dei lavori sulle grandi opere, ingegnere Luca Lombardi, che ha dichiarato: «I tempi si possono stringere affidando i lavori a un ente di gestione superiore, come l’Anas – diche – con un decreto d’urgenza a consulenza generale, evitando una serie di passaggi burocratici per enti, come Provincia e Regione, che non hanno ne’ capacità ne’ competenza tecnica adeguata. Il problema del budget – continua l’ingegnere – si risolve affidando la gestione temporanea per cinque mesi, il tempo che richiedono i lavori, e si può dare traffico, visto che andiamo incontro all’estate. Il costo preventivo dell’operazione – conclude -, smottamento sotto la discarica Gorgo e ricostruzione integrale del ponte al chilometro 109, si aggira approssimativamente intorno ai 4 milioni di euro».

Il video postato da Lorenzo Lentini su youreporter.it

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Twitter @martinoluigi92

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