Anziano trovato morto in un pozzo a Corleto Monforte, cani tentano di salvarlo poi muoiono annegati

Hanno dimostrato quanto i cani possano essere davvero i migliori amici per l’uomo con una storia di fedeltà e amore che supera ogni confine. Il racconto arriva da Corleto Monforte nel Cilento. I due cani di un anziano pensionato hanno tentato di salvare il loro padrone trovato morto dai carabinieri nel pomeriggio di domenica nel fondale di una cisterna profonda quasi 7 metri. Entrambi, però, hanno pagato con la vita il tentativo estremo di aiutare l’uomo. I due meticci, infatti, sono stati trovati senza vita nel pozzo vicino al loro padrone. 

Si tratta di Filippo Mordente, un pensionato di 73 anni del posto che viveva da solo a Tempa della Serra, una contrada isolata di Corleto. A dare l’allarme una nipote che vive a Napoli. La parente, non avendo notizie dello zio da giovedì prova a contattarlo ma il cellulare risulta spento e chiede a una amica che abita in paese di andare a cercarlo. La donna, insieme a un amico, consigliere comunale e vigile del fuoco, raggiungono la casa dell’uomo e iniziano a chiamarlo. Trovano il cadavere di un cane galleggiare nel pozzo. Ma le ricerche dei due sono state interrotte da un forte temporale. Poi sono scattate le verifiche dei carabinieri e sul posto sono giunti i militari di Bellosguardo e Sala Consilina che hanno iniziato a setacciare la zona. Il corpo dell’uomo è stato trovato nel fondo della cisterna dai vigili del fuoco di Sala Consilina che nel frattempo avevano svuotato il pozzo pieno d’acqua.

Tra le piste al vaglio degli inquirenti, la più probabile è che si sia trattato di suicidio. L’uomo da un po’ di tempo soffriva di depressione e da tre anni viveva lontano dal centro abitato con i suoi fedelissimi cani. Chi lo conosce ha raccontato in più occasioni del rapporto speciale che c’era tra i due meticci e il signor Filippo. Dunque, tra le ipotesi c’è quella che i due cani si siano lanciati nel pozzo per salvare l’uomo ma non è da escludere che possa essere successo il contrario, e cioè che l’uomo si sia suicidato lanciandosi nel pozzo insieme ai suoi due amici. Quello che sicuramente è da escludere è che la caduta nel pozzo sia stata accidentale, l’ingresso della cisterna è alto e i bordi ben visibili. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Bellosguardo e a quelli della compagnia di Sala Consilina.

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