Vallo della Lucania: presentato il progetto “I lidi del Parco del Cilento”

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Vallo della Lucania: presentato il progetto “I lidi del Parco del Cilento”

Ieri è stato presentato al pubblico e agli imprenditori balneari cilentani il progetto ‘I lidi del Parco del Cilento’.

A presentare la conferenza Ciro Troccoli il quale ha introdotto l’intervento del vicesindaco di Camerota Pierpaolo Guzzo. Il vicesindaco si è soffermato sulle due problematiche principale che riguardano gli imprenditori balneari, l’erosione costiera e la direttiva europea Bolkestein dove si specifica all’articolo 12 par. 2 che “l’autorizzazione è rilasciata per una durata limitata adeguata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico né accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami”.
“L’erosione costiera – ha spiegato Guzzo -, in particolar modo sopra Cala del Cefalo, è un fenomeno naturale sul quale l’uomo ha sicuramente le sue responsabilità e crea problemi agli operatori di quell’area. Noi ci stiamo adoperando con il Parco per creare lotti di interventi. Tra i motivi di preoccupazione la direttiva europea Bolkestein per il 2015, una spada di Damocle per gli operatori turistici”

A seguire il padrone di casa, il sindaco di Vallo della Lucania Antonio Aloia, il quale ha salutato i presenti e ha aperto una parentesi, polemizzando con la regione Campania per quanto riguarda i Grandi Progetti e con il sub commissario dell’Asl di Salerno, Maurizio Bortoletti.

A ritornare in tema ci ha pensato Raffaele Esposito, presidente del Cab (Associazione balneari Marina di Camerota). Ha marcato sull’opportunità offerta dal Parco: “Il turismo si deve fare nelle zone protette – ha dichiarato Esposito -. Bisogna destagionalizzare l’afflusso dei turisti. Noi dei vincoli del Parco ne abbiamo fatto un’opportunità, siamo i primi lidi ad essere ecosostenibili, ma non siamo i lidi di Camerota, ma i lidi del Parco”.

Hanno proseguito nella discussione Ciro Troccoli, presidente Fiba (Federazione italiana imprese balneari) Cilento Confesercenti e il vicepresidente nazionale Fiba, Vincenzo Farina il quale ha rimarcato la necessità di destagionalizzare il turismo e soprattutto il problema della direttiva Bolkestein: “ Il nostro problema è la certezza nel futuro – ha chiosato Farina -. Vale la pena investire se nel 2015 scatta un freno? Abbiamo già accusato un calo di investimenti. Ora bisogna trovare delle soluzioni alternative e il progetto ‘I lidi del Parco del Cilento’ è una di queste”.

Gli interventi sono continuati con il direttore Nazionale Fiba, Tuttlio Galli e il presidente provinciale Confesercenti Enrico Bottiglieri. A concludere il dibattito ci ha pensato Amilcare Troiano, presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Ricordiamo che Il progetto ‘I lidi del Parco del Cilento’ è nato dalla collaborazione tra il Cab, il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e alburni e la Fiba Confesercenti Cilento. Il protocollo d’intesa che sancisce la nascita del progetto “I lidi del Parco del Cilento” è stato firmato lo scorso 30 giugno dal presidente del Cab e il presidente del Parco del Cilento.

I requisiti che devono adottare le struttura balneari per poter aderire al progetto sono:

Amovibilità della struttura;
Realizzazione della struttura almeno all’80 %, con elementi naturali (insegne obbligatoriamente in legno);
Rispetto della distanza di 1,5 m dalla recinzione degli habitat dunali per la realizzazione delle strutture amovibili e per lo svolgimento delle attività;
Rispetto degli habitat dunali, delle grotte e degli affioramenti rocciosi in tutte le fasi di gestione del lido;
Raccolta differenziata dei rifiuti;
Utilizzo di prodotti biodegradabili per le pulizie;
Utilizzo di servizi igienici a svuotamento periodico certificato e smaltimento oli esausti certificato;
Utilizzo esclusivo a scopo ornamentale di piante autoctone;
Limitazione degli impatti sonori nel rispetto della Classe I del DPCM del 14.111.1997;
Limitazione dell’inquinamento luminoso alle sole strutture del lido;
Rispetto dell’orario delle attività dalle ore 08,00 alle ore 20,00 (fino alle 22,00 per il bar/ristorazione);
Abbattimento delle barriere architettoniche;
Gestione delle passerelle rialzate/sentieri realizzate dall’Ente Parco;
Uso di sistemi per il risparmio elettrico;
Uso di sistemi per il risparmio idrico;
Uso di energie alternative;
Utilizzo di prodotti tipici del territorio del Parco tipici della dieta mediterranea e del biologico;
Predisposizione di punti informativi per la promozione delle attività dell’Ente Parco;
Azioni attive di tutela e salvaguardia dei tratti di spiaggia libera;
Azioni attive di tutela e salvaguardia delle zone dunali a monte delle concessioni;
Realizzazione di attività di animazione/educazione ambientale;
Uso di sistemi di trasporto a basso impatto ambientale.

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