Alleanze e accordi politici, la corsa sulle liste agita le acque delle comunali a Sapri

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Alleanze e accordi politici, la corsa sulle liste agita le acque delle comunali a Sapri

Sono settimane decisive a Sapri per la definizione delle liste. La fissazione della data delle elezioni amministrative al prossimo 11 giugno, rende oggettivi i margini di tempo che restano a disposizione dei «registi» della politica locale per chiudere patti di alleanze in prospettiva del voto. Ma al momento nessuna ufficialità. La corsa a Palazzo di città appare alquanto insolita: si mettono in discussione vecchie alleanze e soprattutto arrivano i primi malumori. Mentre all’orizzonte la foschia tende man mano a diradarsi, quello che oggi appare un dato è da una parte la disponibilità di Antonio Gentile, attuale consigliere di minoranza, a candidarsi a capo della lista che andrà a competere con quella dell’uscente maggioranza. E dall’altra parte la volontà, da parte dell’attuale sindaco Giuseppe Del Medico, di dare continuità a Sapri Democratica «ma con un progetto più ampio», ha dichiarato ai nostri microfoni.

Si parla, infatti, di una ricandidatura del primo cittadino. «Ho dato la mia disponibilità al gruppo che però deciderà se condividere la decisione. Non dipende da me ma dagli accordi con altri gruppi e delle persone – ha detto – E’ il momento della costruzione della squadra. Se prima avevo dato l’assoluta indisponibilità, oggi vista la richiesta ho dato la mia disponibilità». Non scoglie la riserva ma voci di corridoio danno la sua candidatura per certa. 

Sapri Cambia Giorni di fuoco questi, anche perché il problema non è il candidato sindaco ma le alleanze. Intanto Sapri Cambia ha fatto sapere di non essere «disponibile a celebrare gli antichi riti di una politica grossolana e faccendiera che ancora oggi viene praticata dai soliti noti». Dunque chiude le porte ad un accordo con lo scricchiolante gruppo di minoranza uscente. «Recenti incontri pubblici, annunciati come forieri di impegno per liberare il paese, si sono chiusi con la patetica autocelebrazione di chi ancora non si rende conto di essere stato complice e concausa dell’arretramento del paese negli ultimi decenni, in quanto artefice consapevole dell’ascesa degli attuali amministratori», hanno scritto Scaldaferri, Aita e Folgieri.

Divisioni E quindi, a meno che minoranza e altri gruppi riescano a proporre un’unica lista alternativa all’amministrazione Del Medico – condizione questa che al momento non appare probabile – a Sapri potrebbero esserci più liste con la possibilità che i consiglieri d’opposizione dell’attuale gruppo Insieme per Sapri possano prendere strade diverse. Per vincere si sa occorre molta forza, e per averla, dividersi è la tattica peggiore. 

Il consiglio comunale Intanto, la seduta di mercoledì del consiglio comunale ha messo sul tavolo spunti utili per definire i giochi sulla scacchiera della politica di Sapri. Il gruppo di minoranza ha lasciato l’aula evidenziando in una mozione «come il modo di fare del sindaco, per l’ennesima volta, beffa il tanto sbandierato cambiamento possibile e le istituzioni locali pensando solo ad alimentare un mero consenso effimero fondato su prebende, demagogia e scorrettezze politiche. Avevamo lanciato in recenti occasioni pubbliche la sincera e profonda disponibilità a un dibattito maturo e responsabile per la salvaguardia del sistema paese».

La mozione Poi il riferimento al regolamento dell’utilizzo sul demanio marittimo «e la nostra richiesta – scrivono – decretare la stabilità e l’aumento delle percentuali di utilizzo (fino al 35%) per le spiagge interessate, poi, improvvisamente scomparse dalla proposta in atti. Regolamento che, come rivisto, altro non è che un provvedimento a carattere individuale e non a carattere generale e di garanzia per le attività economiche degli operatori e per la sfera dei diritti dei cittadini». E ancora: «Aggiungendo, poi, all’utilizzo politicamente scorretto di provvedimenti che comunque saranno oggetto di discussione e inevitabile revisione della prossima amministrazione il goffo tentativo di utilizzare tutti gli strumenti finanziari (in proprio possesso e non) per mascherare l’immobilismo fallimentare della propria politica rispetto agli obiettivi programmatici e, infine, le giunte voci di telefonate, diktat, out out, offerte che non si possono rifiutare, concessioni di incarichi, contributi, prebende elettorali promesse da qualche fedelissimo amministratore e da qualche fedelissimo funzionario il giudizio non può essere che consequenziale e definitivo su un clima infame non di certo voluto dal nostro gruppo», concludono. 

Il sindaco Del Medico replica: «Quando un gruppo consiliare abbandona il consiglio perchè diviso su tutto, non può che confermare la litigiosità e il frantumarsi in mille pezzi della loro credibilità e il loro ruolo rappresentanza dei cittadini. E’ da irresponsabili essere assenti sul bilancio comunale che è il provvedimento politico più importante da approvare in seno al Consiglio Comunale e sul quale i consiglieri, in rappresentanza dei cittadini tutti, sono chiamati a giudicare se un sindaco e la maggioranza a proprio sostegno, se si stia adoperando bene o male per la città e della collettività tutta». E aggiunge: «Chiedo susa alla mia città per quanto è accaduto ieri sera. Un gesto vile e di tradimento verso l’istituzione che rappresentiamo e nei confronti dei cittadini. Mi dispiace per i giovani presenti in consiglio che hanno dovuto assistere ad una ignobile rappresentazione teatresca disecutiva e mortificante, ho visti negli occhi di qualche consigliere un profondo senso di disagio nell’essere costretto a lasciare il consiglio tra gli applausi ironici dei cittadini presenti. – poi conclude – Speriamo che la nostra città non debba più assistere ad altre sceneggiate offensive per la dignità di tutti noi».

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