Strada tra Ottati e Castelcivita chiusa da 1 anno, cittadini in protesta da giorni

Mentre le istituzioni continuano a passarsi la palla delle varie responsabilità per l’emergenza viabilità, da giorni gli abitanti dei comuni di Ottati, Aquara e Castelcivita hanno unito le loro forze perché stanchi di vedersi negati il diritto alla mobilità, alla salute e allo studio. Da quasi una settimana, infatti, gli abitanti degli Alburni sono in presidio permanente, davanti ai blocchi di cemento che transennano la strada, per protestare contro la chiusura di un tratto della provinciale 12, l’unica che collega quei comuni, arteria fondamentale per ogni tipo di servizio e per raggiungere scuole e ospedali. La strada è chiusa al traffico dal 3 aprile a causa di continue frane e caduta massi.

La mobilitazione sulla provinciale 12, che collega diversi comuni degli Alburni, va avanti ormai da diversi giorni e i cittadini, in presidio permanente, ci tengono a far sapere che non molleranno la presa: «Non chiediamo comodità ma servizi essenziali, qui non arriva il latte per i bambini – hanno detto – Il ripristino della strada è uno di questi». Tra le richieste, c’è infatti quella del ripristino urgente del manto stradale e il risanamento di un costone roccioso interessato da un importante movimento franoso che ha provocato la caduta di grossi massi. Il “Comitato civico Alburni” ha annunciato forme di protesta più clamorose se non arriveranno risposte concrete dagli enti preposti.

Il comitato civico Alburni è da mesi al lavoro per farsi portavoce delle criticità della zona. A metà giugno è stato organizzato un corteo di protesta partito dalla stazione ferroviaria di Salerno fino a raggiungere palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia. In quella occasione una delegazione ha partecipato al consiglio provinciale, l’altra, invece, è stata ricevuta dal prefetto di Salerno per illustrare le richieste. Ma ancor prima di questo appuntamento, anche la senatrice Angelica Saggese ha inviato una missiva al capo della Protezione Civile per chiedere un intervento urgente di ripristino della strada provinciale 12 «perché la situazione – scriveva Saggese a Gabrielli – comporta disagi per l’approvvigionamento di beni di prima necessità, quali cibo e medicine, oltre che per l’accesso a servizi primari, quali ospedali, scuole, uffici».

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(foto archivio)

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