Taglio abusivo di faggi nel Parco del Cilento: ditta denunciata

| di
Taglio abusivo di faggi nel Parco del Cilento: ditta denunciata

Gli uomini del corpo forestale dello Stato di Vallo della Lucania, hanno sequestrato un’area boscata con una estensione pari a circa 100 campi di calcio ricadente nel Comune di Corleto Monforte in località ‘Cozzo del Rosieddo’. In questa zona qualcuno stava tagliando abusivamente delle piante di faggio. Nel cuore del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, a circa 1400 metri di altitudine, in un’area ricadente in un sito Natura 2000, oltretutto in zona Sic (sito di interesse comunitario) e Zps (Zona a protezione speciale), i forestali hanno accertato che, su terreno di proprietà comunale, era in corso il taglio di “avviamento a bosco vetusto” di un bosco governato ad alto fusto di specie faggio. Le indagini condotte hanno consentito di accertare che le operazioni di taglio sono state eseguite in difformità a quanto prescritto nella relazione di valutazione di incidenza ambientale della Regione Campania settore tutela ambiente. La località ‘Cozzo del Rosieddo’ infatti, rientra in quelle aree ricadenti in un sito Natura 2000,  nelle quali per limitare gli effetti diretti sugli habitat naturali e seminaturali, nonché sulla flora e sulla fauna selvatica, gli interventi non debbono eseguirsi durante la stagione riproduttiva delle differenti specie di fauna e senza recare comunque disturbo e pregiudizio alle stesse e agli habitat tutelati. Quindi al fine di evitare che il reato fosse portato ad ulteriore conseguenze, i forestali hanno provveduto a porre sotto sequestro l’intera area di estensione pari a 92 ettari e tutto il materiale legnoso già tagliato e giacente a terra nell’area di cantiere, per un totale di circa 300 piante di faggio.

La tutela degli habitat all’interno dei siti protetti è un bene giuridico cui viene rivolta attenzione crescente sia in ambito comunitario che nel nostro ordinamento interno nel quale è diventato  oggetto di specifica previsione normativa contenuta nell’art. 733 bis del codice penale; articolo che infatti è rubricato “distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto”.        

«Il corpo forestale dello Stato è quotidianamente impegnato a preservare e difendere il patrimonio boschivo del verde Cilento – dichiara il vice questore aggiunto forestale Fernando Sileo, responsabile del Cta di Vallo della Lucania – e continueremo nell’azione di prevenzione e controllo di gestione dei boschi, affinché venga rispettata la vocazione e la destinazione naturale delle aree e siano puniti gli interventi in contrasto con gli strumenti di pianificazione e gestione del territorio».

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata