Polemica tra ministero trasporti e consorzio aeroporto di Salerno, Passera contesta i ritardi per il bando di privatizzazione del “Costa d’Amalfi”

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Polemica tra ministero trasporti e consorzio aeroporto di Salerno, Passera contesta i ritardi per il bando di privatizzazione del “Costa d’Amalfi”

E’ ancora polemica tra il ministero dei trasporti e il consorzio aeroporto di Salerno. I membri del consiglio di amministrazione attendono l’ok del ministero che ha mostrato molte perplessità. Il 28 ottobre il ministero doveva rispondere sulla richiesta di chiarimenti che era stata inviata dal consorzio. Antonio Fasolino, presidente del consorzio, per un rispetto formale nei confronti del caos politico nazionale che si respira in questo periodo ha voluto attendere ben oltre il temine previsto, ma, poi il caso è scoppiato nel corso dell’ultima riunione del consiglio d’amministrazione.

A breve, dunque, sul tavolo del ministro Passera arriverà l’atto giudiziario che fa da esordio anche ad altre clamorose iniziative. Eppure era stato proprio lo stesso Passera a rassicurare tutti i componenti del consorzio, sulla “necessità di privatizzare e rilanciare l’aeroporto di Salerno”, Il tutto nel corso di una sua fugace apparizione al Costa d’Amalfi sul finire dell’estate.

E così, proprio per scongiurare un totale blocco delle attività, nel frattempo è stato anche pubblicato il bando per la cessione delle quote inoptate: totale in euro 2.200.000 per un equivalente del 30% del capitale sociale. Privati o fondi di investimento fatevi avanti se davvero credete in una iniziativa sulla quale, proprio nel corso del passato fine settimana, sono tornati a parlare i vertici di GESAC, la società che gestisce l’aeroporto di Napoli – Capodichino.

«Siamo interessati ad un sistema aeroportuale di carattere regionale”, hanno ribadito i rappresentanti di GESAC, che tradotto in parole povere vuol dire che Napoli sta scoppiando e che c’è bisogno di un altro aeroporto che sia in grado di assorbire il traffico in esubero. Ed allora GESAC, per accelerare i tempi, tramite società ed enti collegati perchè non opta per l’acquisto delle quote in vendita? Qualcuno afferma che preferirebbe fare questa operazione a costo zero: grazie alla pronuncia della magistratura chiamata a rispondere sulla richiesta del rispetto degli accordi presi con l’allora assessore regionale Cascetta ed i vertici del Costa d’Amalfi. Resta ancora in piedi la “pista cinese»: un mese fa Fasolino è stato a Pechino dove ha incontrato numerose compagnie aeree che fanno riferimento a fondi sovrani. Proprio a “IL ROMA” il presidente del consorzio aveva annunciato un forte interessamento degli investitori cinesi per lo scalo salernitano.

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