Emergenza cinghiali: ‘Grazie parco’, la rabbia di un imprenditore agricolo

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Emergenza cinghiali: ‘Grazie parco’, la rabbia di un imprenditore agricolo

Il problema cinghiali è sempre più sentito all’interno del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. A subire i maggiori danni sono gli imprenditori agricoli sempre più colpiti dagli ungulati nonostante il selecontrollo.

«Anche quest’anno ho avuto il piacere di ospitare nel vigneto gli ungulati del parco nazionale del Cilento, comunemente detti cinghiali. A nulla è valsa la recinzione elettrica. Chiedo scusa agli ammiratori dei miei vini che produco in modo naturale e biologico, ma quest’anno la produzione per i consumatori è quasi nulla ( 15-20%)» spiega l’imprenditore agricolo Silvio Trama in una lettera pubblicata sul proprio sito.

Di seguito il testo completo:

Il nostro territorio, in seguito alle splendide iniziative di ripopolazione della fauna, è diventato un magnifico ecosistema in cui regna sovrana la biodiversità: ungulati, serpenti. Da quest’anno hanno fatto sentire la loro presenza anche i lupi che incentivano i cinghiali a spostarsi a valle per pranzare, indisturbati ospiti delle fattorie che le bestie umane accudiscono con tanti sacrifici. Ah, forse non lo sai, ma anche l’uomo fa parte di questo ecosistema e il suo lavoro, la sua vita andrebbero rispettati al pari di quella di un ungulato.

La tua premura è tale nei confronti delle bestie umane che ti prodighi affinché esse possano evitare di affannarsi troppo. Si, di questo passo, le bestie umane abbandoneranno l’agricoltura; l’homo agricolus si estinguerà, chissà se poi ripenserai con altrettanta premura alla ripopolazione di questa specie in via di estinzione.

Grazie parco per i danni che prontamente ci liquidi e nella misura che tu ritieni giusta e che per un umile contadino è solo l’ennesimo schiaffo, l’ennesima mortificazione. Quanto vale, signori, il lavoro di un uomo? Il prezzo dell’uva ‘persa’?

Non ci provo nemmeno a chiedere i risarcimenti, non potreste mai ripagare la perdita di un’immagine che un onesto, piccolo imprenditore agricolo ha cercato di costruire nel tempo con tanti sacrifici.

Grazie parco

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